Oggi si ricorda san Valentino

Valentino fu tra i primi vescovi di Terni, di cui è patrono: visse nel IV secolo. Il ruolo di protettore degli innamorati non ha a che fare con la sua figura storica, ma è frutto di un intreccio tra abitudini pagane incorporate dal cristianesimo e leggende. Papa Gelasio I, verso il 495, abolì infatti i Lupercalia, ricorrenza pagana, cadente tra il 13 e il 15 febbraio, in origine legata a riti propizianti la fertilità dei campi, ma poi degenerata in veri baccanali. La Chiesa scelse in seguito di cristianizzare il richiamo alla fecondità di tale festa, fissandola al 14 febbraio e facendola così coincidere con la celebrazione di san Valentino: da qui l’attribuzione al vescovo del patronato degli amori finalizzati al matrimonio, su cui fiorì una copiosa e fantasiosa aneddotica.

Si festeggiano anche: s. Alessandra d'Egitto, penitente; s. Vitale di Spoleto, martire; s. Giovanni Battista della Concezione, sacerdote.