Oggi si ricorda san Pietro Claver

Si festeggiano anche: san Gorgonio di Roma, martire; il beato Giorgio Douglas, martire; il beato Francesco Garate, gesuita
San Pietro Claver
San Pietro Claver
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San Pietro Claver nasce a Verdu, in Spagna, nel 1580. Muore a Cartagena, in Colombia, l’8 settembre 1654. Entrato nella Compagnia di Gesù, pronuncia i voti nel 1604. Studia Filosofia a Palma di Maiorca. È ordinato sacerdote a Cartagena, nel 1616.

Si consacra all’aiuto degli schiavi neri, qui deportati a migliaia dall'Africa, e ne impara la lingua, avvalendosi nel tempo anche di una nutrita schiera di interpreti. Quando, ogni mese, viene annunciato l’arrivo di nuove navi che trasportano schiavi, ammassati, Pietro Claver va loro incontro con un proprio battello: nei limiti del possibile, offre ristoro e conforto, grazie alle elemosine raccolte incessantemente. Questi prigionieri sono spesso giovani, destinati a malattie e morti premature, a causa dei maltrattamenti che subiscono. Inoltre, quando non sono più in grado di lavorare, vengono abbandonati a se stessi. L’impegno che Pietro, incrollabile, riserva loro non viene sempre visto di buon occhio: c’è chi accusa il religioso di «profanare» i sacramenti, somministrandoli alle persone di colore.

Padre Claver si ammala di peste: sopravvive al morbo, ma si spegne poco dopo. È stato canonizzato nel 1888. Papa Leone XIII lo ha proclamato «patrono delle missioni per i neri».

Si festeggiano anche: san Gorgonio di Roma, martire; il beato Giorgio Douglas, martire; il beato Francesco Garate, gesuita.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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