Oggi si ricorda san Massimiano

Massimiliano La Neve
Si festeggiano anche: il beato Maometto Abdalla, mercedario; la beata Isabella di Francia, vergine; il beato Diego Carvalho, gesuita
San Massimiano
San Massimiano
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San Massimiano nasce nel 498 a Pola, in Istria, oggi Croazia. Dapprima diacono della Chiesa locale, grazie a circostanze romanzesche (si disse, il ritrovamento di un tesoro, ad opera sua o del padre) arriva alla corte imperiale di Costantinopoli, dove entra nelle grazie dell’imperatore Giustiniano, che lo vorrà nel 546 vescovo di Ravenna.

Massimiano è il primo vescovo d'Occidente ad assumere il titolo di «arcivescovo», cioè vescovo di una diocesi metropolitana. Uomo abile, accorto, dotato di ampie disponibilità economiche personali, è figura centrale nell’Italia del VI secolo. La sua vita è stata tramandata da un sacerdote, Agnello, che, per quanto vissuto due secoli dopo, potrà attingere a scritti diretti di Massimiano.

Il suo episcopato costituisce una stagione particolarmente feconda della Chiesa ravennate: in quegli anni vengono completate le basiliche di San Michele e San Vitale e costruite quelle di Santo Stefano e, forse, di San Giovanni. Anche Pola, nello stesso periodo, è per sua volontà arricchita di pregevoli edifici di culto.

Massimiano è pure uno scrittore dalla vena generosa: nei suoi molti testi (per la maggior parte, purtroppo, perduti) tratta di cronache, teologia, storia della Chiesa ravennate. Raccoglie anche le sue omelie. Muore il 22 febbraio 556.

Si festeggiano anche: il beato Maometto Abdalla, mercedario; la beata Isabella di Francia, vergine; il beato Diego Carvalho, gesuita.

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