Oggi si ricorda san Carlo da Sezze
Giancarlo Marchionne, futuro san Carlo da Sezze, nacque in provincia di Latina nel 1613, da famiglia contadina. Nei suoi primi anni aiutò i genitori nei campi.
Diciassettenne, entrò nell'Ordine dei Frati Minori. Dimostrò piena e serena obbedienza ai superiori: svolse gli incarichi che gli venivano affidati con umiltà e con impegno, in diversi conventi nel Lazio. A seconda delle esigenze, chiedeva la carità per l’Ordine oppure svolgeva funzioni di cuoco o portinaio. Non ebbe una vera formazione culturale ma negli anni compose complessi scritti di natura ascetica e letteraria al punto da essere considerato investito dei carismi della scienza infusa e della precognizione. Divenne consigliere di Alessandro VII e Clemente IX. Morì a Roma, il 6 gennaio 1670.
Quando il suo corpo venne ricomposto per la sepoltura, i confratelli gli rinvennero sul petto uno stigma, valutato di origine soprannaturale da una commissione medica, poi considerato prova di uno dei due eventi miracolosi richiesti per la beatificazione. I processi canonici conobbero varie lungaggini: Clemente XIV ne dichiarò l'eroicità delle virtù nel 1772; Leone XIII lo beatificò nel 1882; Giovanni XXIII lo canonizzò, infine, il 12 aprile 1959. San Carlo è patrono di Sezze e della diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno.
Si festeggiano anche: santa Raffaella Maria del Sacro Cuore, fondatrice; il beato Federico, prevosto; san Giovanni de Ribera, vescovo.
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