Oggi si festeggia sant'Alessandro

Oggi si festeggiano due santi, rispettivamente di area bresciana e bergamasca, accomunati dallo stesso nome, Alessandro, le cui identità sono state talvolta sovrapposte dalla tradizione.
In ordine cronologico: nel I secolo vive sant’Alessandro, originario di Brescia. Poche, le notizie che lo riguardano. Avrebbe incontrato, in Provenza, i santi Lazzaro e Massimino, evangelizzatori. Alessandro sarebbe poi tornato a Brescia, dove sarebbe morto martire.
Tra il III e il IV secolo vive invece sant’Alessandro, patrono di Bergamo. Secondo la tradizione, si tratta di un soldato romano, comandante di centuria della legione Tebea in Africa, poi trasferito nell’Italia del nord, ucciso in quanto cristiano, il 26 agosto del 303, nel luogo dove oggi a Bergamo sorge la chiesa di S. Alessandro in Colonna. Attorno alla sua figura nella città orobica si sviluppa una marcata devozione. La tradizione racconta che il suo corpo sia stato recuperato da santa Grata, nobile bergamasca, figlia del duca Lupo. La donna avrebbe provveduto alla sepoltura delle spoglie del martire in una sua proprietà, un podere vicino alla città. In quel terreno sarebbero spuntati alcuni gigli, in corrispondenza delle tracce lasciate dal sangue di Alessandro.
Si ricordano anche: la beata Lorenza (Leukadia) Harasymiv, vergine e martire; san Massimiliano di Roma, martire; san Secondo, martire.
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