Oggi si celebra san Remigio di Reims

La vita di san Remigio di Reims si snoda tra il 440 circa e il 532. Nato a Laon, divenne arcivescovo di Reims a ventidue anni. Insieme a san Gildardo, è fautore della conversione al cristianesimo di Clodoveo I, re dei Franchi, circostanza favorita anche dalla mediazione della regina Clotilde. Il re venne battezzato la notte del 25 dicembre 496, nella cattedrale di Reims. A celebrare l’ufficio liturgico fu lo stesso Remigio: secondo la tradizione, lo Spirito Santo, in forma di colomba, avrebbe recato al vescovo un’ampolla con l'olio consacrato. Da qui, la consuetudine che vuole la cattedrale di Reims teatro della consacrazione dei re di Francia: Reims sarà poi chiamata «la città dei Re».
Remigio si spegne il 13 gennaio 532: viene subito considerato santo dalla volontà popolare. Le sue spoglie sono venerate nella stessa Reims, in una basilica che gli è intitolata. Fino agli anni Settanta del secolo scorso, la celebrazione liturgica di Remigio era fissata dal Martirologio Romano al primo ottobre, in ricordo dell’anniversario di una delle traslazioni delle sue reliquie. In Italia, la data coincideva con l’inizio dell’anno scolastico; ecco perché i bambini che cominciavano la prima elementare venivano detti «remigini». Il nome Remigio, di derivazione latina, significa: «che sta al remo, rematore».
Si festeggiano anche: sant'Ilario di Poitiers, vescovo; il beato Amedeo di Clermont, monaco; i santi Ermilio e Stratonico, martiri; il beato Francesco Maria.
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