Oggi si celebra san Daniele profeta

Il celebre profeta Daniele nasce a Gerusalemme, da famiglia giudea e nobile, approssimativamente verso il 600 a.C. Gli storici convengono sul fatto che il libro della Bibbia che gli è intitolato non sia stato scritto da lui, ma da discepoli che ne hanno trasmesso le memorie in tre lingue: ebraico, aramaico e greco.
Il testo (composto verso la metà del II secolo a.C.) è in due parti: i capitoli 1-6 e 13-14 presentano Daniele e i suoi tre compagni nell’episodio della fornace ardente (supplizio da cui escono miracolosamente indenni) e, ancora, Daniele alla corte del re Nabucodonosor, come interprete dei sogni del sovrano. I capitoli 7-12 invece hanno carattere profetico-apocalittico e declinano quattro visioni sul Regno di Dio.
Daniele, ultimo dei quattro profeti detti «maggiori», tra le figure più note della Bibbia, viene deportato a Babilonia tra il 606 e il 605 a.C. Qui, già ricoperto di onori per aver saputo interpretare, come ricordato, i sogni di Nabucodonosor, verrà addirittura nominato principe di Babilonia. Daniele profetizza anche il crollo dell'impero neo-babilonese.
Dopo la conquista di Babilonia ad opera di Medi e Persiani (539 a.C.), il re Dario I, pur stimando Daniele, acconsente alla sua condanna a morte: il profeta è stato infatti sorpreso a pregare e la legge proibisce ogni culto che non sia tributato allo stesso re. Per la seconda volta è condannato ad una morte orribile: scagliato nella fossa dei leoni, Daniele non viene però sfiorato dagli animali. I suoi nemici, il giorno dopo, lo trovano sano e salvo. Dario allora fa uscire dalla fossa il profeta e vi getta i suoi accusatori, immediatamente sbranati dalle belve.
Si festeggiano anche: san Vittore - san Lorenzo; santa Prassede di Roma, vergine e martire.
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