UniBs, avatar e gaming online per i bambini con disabilità visive
![Medici più vicini ai pazienti con la telemedicina](https://api.gdb.atexcloud.io/image-service/view/acePublic/alias/contentid/1h3ds1nf7bsufvsq07l/0/medici-piu-vicini-ai-pazienti-con-la-telemedicina.webp?f=16%3A9&w=826)
Intelligenza artificiale, strumenti digitali innovativi e interventi personalizzati al servizio di bambini e adolescenti con disabilità visiva. Prende il via in Italia e in 8 Paesi in Europa, grazie ai finanziamenti europei Horizon 2024, per i prossimi quattro anni, il progetto Vippstar coordinato dalla Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza dell'Università di Brescia, in collaborazione con Asst Spedali Civili e il centro Light di Brescia.
Come funziona
L'obiettivo è quello di fornire a bambini e adolescenti con disabilità visiva, associata o meno ad altre disabilità, strumenti che favoriscano l'autonomia e li aiutino ad affrontare le sfide quotidiane: dalle attività di riabilitazione precoce a quelle di sostegno, all'apprendimento, all'inclusione sociale, alla promozione del neurosviluppo, della salute mentale, del benessere e della qualità di vita, dall'infanzia all'adolescenza.
In occasione della Giornata Mondiale per la Sicurezza in Rete - Safer Internet Day 2025, istituita e promossa dalla Commissione europea, Sinpia, Società Italiana di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza, mette in luce le nuove frontiere che internet e i nuovi sistemi informatici offrono al servizio della salute dei più piccoli, grazie alle sinergie tra intelligenza artificiale e tecnologie digitali innovative, rispettando i più alti standard di sicurezza, trasparenza e privacy.
Non solo vista ma anche neurosviluppo
«La sfida che il progetto Vippstar affronta – commenta Elisa Fazzi, Presidente Sinpia, direttore della UO Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza Asst Spedali Civili, professore ordinario dell'Università di Brescia nonché «Principal investigator» del progetto Vippstar – è significativa: i bambini e gli adolescenti con disabilità visiva incontrano difficoltà che vanno ben oltre la perdita della vista, con ricadute sul loro sviluppo motorio, cognitivo, comunicativo, emotivo e sociale, cioè sul neurosviluppo, ma anche sugli aspetti più somatici che impattano sulla loro qualità di vita. Gli attuali modelli di assistenza spesso non riescono a fornire un supporto personalizzato e continuativo, specialmente durante la fase di crescita adolescenziale. È qui che Vippstar entra in gioco, offrendo un approccio completo alla salute e al benessere a lungo termine, basato su strumenti digitali avanzati e tecnologie di intelligenza artificiale utilizzate in modo etico e sicuro».
Avatar e giochi
In particolare, il progetto Vippstar realizzerà una piattaforma di telemedicina dedicata alla riabilitazione personalizzata precoce, rendendo i genitori parte attiva dei percorsi di supporto e di promozione del neurosviluppo dei bambini, con esercizi costruiti secondo nuovi approcci scientifici. Agli strumenti per i più piccoli seguono poi quelli per bambini e adolescenti. È previsto, infatti, l'utilizzo di avatar e «serious gaming» per coinvolgere i ragazzi attraverso feedback multisensoriali, incoraggiando, così, la loro partecipazione in modo divertente.
Per quei ragazzi in età adolescenziale sarà applicata un'altra tecnologia innovativa, il lettore e coach nutrizionale, uno strumento basato sull'intelligenza artificiale, progettato per guidare le famiglie e i bambini verso abitudini alimentari sane e migliore qualità di vita. «L'integrazione di intelligenza artificiale e strumenti di salute digitale nell'assistenza ai bambini con disabilità visiva – sottolinea Massimo Molteni, neuropsichiatra infantile e responsabile dell'Area di ricerca in Psicopatologia dello sviluppo – ha il potenziale di trasformare il modo in cui questi individui gestiscono la loro salute e benessere. Vippstar non riguarda solo il miglioramento della vista: si tratta di fornire ai bambini e agli adolescenti con disabilità visiva gli strumenti necessari per condurre vite più piene, sane e indipendenti».
Con la guida dell'Istituto Superiore di Sanità, insieme all'Università di Edimburgo, sarà poi sviluppata una rete transnazionale per la raccolta di dati in tutta Europa, che permetterà un monitoraggio a lungo termine dei profili dei soggetti con disabilità visiva, così da fornire una solida base di prove per lo sviluppo di strategie di cura personalizzate.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato