Una fake news per smentire chi si cura da sé

La McGill University del Canada ha elaborato un video per sensibilizzare gli utenti a riconoscere le bufale mediche
AA

Quale modo migliore per insegnare a riconoscere le bufale su YouTube che crearne una? Questo devono aver pensato gli studiosi della McGill University, in Canada, che hanno deciso di sensibilizzare l’attenzione delle migliaia di utenti distratti, propensi a credere a praticamente ogni cosa venga proposta sul web, confezionando una fake news riguardo ad una semi sconosciuta cura per il cancro.

L’università ha diffuso su internet un video riguardante una muffa, la Funariidae karkinolytae, scoperta nel 1816 da uno scienziato di nome Johan R. Tarjany, in grado di alterare la doppia elica del Dna tumorale. La sostanza sarebbe proibita dalla medicina tradizionale, ma è reperibile online su siti banditi dall'Fda, l'ente americano di controllo dei farmaci e degli alimenti.

Il video creato dall'università canadese

 

Dopo quaranta secondi però il video si rivela per quello che è realmente: sullo schermo compare la scritta «Forse dovresti sapere che questo non è il dottor Tarjani, perché non esiste nessuno dottor Tarjani. Questo nome è semplicemente l’anagramma del ragazzo che ha fatto questo video». Vengono poi spiegate le incongruenze del video: le immagini del dottore che erano state mostrate prima erano di due persone diverse e la struttura ad elica del Dna è stata scoperta solo nel 1953.«Tutto questo è imbarazzante, vero? Siate scettici, fate domande» conclude poi il filmato.

Il video ha raggiunto in pochi giorni milioni di visualizzazioni, secondo l’Università, e il suo autore, Jonathan Jarry, si è detto più che soddisfatto. «Il video era nato per raggiungere persone tentate dalla medicina alternativa, gli scettici e gli indecisi che incappano spesso in video simili. Visto il numero crescente di visualizzazione però ormai possiamo affermare di aver raggiunto non solo gli scettici».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Suggeriti per te