Tumori, da ora i farmaci li prepara un algoritmo con un robot

La Fondazione Spedali Civili dona Apotecachemo all’ospedale per allestire i chemioterapici
AL CIVILE C'E' APOTECACHEMO
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Oltre 53mila preparazioni ogni anno destinate a pazienti oncologici adulti e bambini, una media di 120-170 al giorno, curati in tutti i reparti dei presidi dell’Asst Spedali Civili. Una produzione media di 220-280 chemioterapici antiblastici, farmaci in grado di rallentare o arrestare la proliferazione delle cellule tumorali, effettuata nel laboratorio centralizzato delle chemioterapie nella Farmacia dell’Ospedale Civile.

Uno scenario nel quale l’automazione e la misurazione, aggiunte alla professionalità degli specialisti, diventano strumenti preziosi per aumentare efficienza e sicurezza a beneficio sia dei pazienti sia del personale. È da questa intuizione che la Fondazione Spedali Civili Brescia ha deciso di segnare l’avvio delle proprie attività a sostegno di uno dei principali ospedali pubblici del Paese finanziando l’acquisto di un robot che da oggi consente alla farmacia di automatizzare completamente le complesse e critiche attività associate alla preparazione di chemioterapici per via endovenosa. «L’obiettivo finale - ha spiegato Marta Nocivelli, presidente della Fondazione, inaugurando il nuovo robot - è garantire un’assistenza sanitaria di eccellenza e migliorare il livello delle cure dedicate ai pazienti negli ospedali di Brescia, Montichiari e Gardone Val Trompia». Cure e algoritmi. «APOTECAchemo», questo il nome del robot, è in grado di pesare i principi attivi e le soluzioni, ricostituire farmaci in polvere ed automatizzare completamente tutte le attività complesse e critiche associate alla preparazione di questi farmaci. Il sistema tecnologico costa 305 mila euro, la metà dei quali già raccolti grazie alla generosità dei bresciani e non solo. Ed una prima tranche è già stata versata ai fornitori.

  • Apotecachemo, inaugurazione al Civile
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  • Apotecachemo, inaugurazione al Civile
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  • Apotecachemo -  © www.giornaledibrescia.it
    Apotecachemo, inaugurazione al Civile
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Come funziona il robot? Dopo la visita dei pazienti nei vari reparti di cura dell’Azienda sociosanitaria territoriale, le informazioni raccolte dallo specialista migreranno automaticamente su APOTECAmanager, il software che gestisce la piattaforma, che, grazie ad un algoritmo di intelligenza artificiale, ordinerà la produzione sulla base delle priorità o urgenze e del tipo di farmaco o protocollo da allestire, dando ordine al robot e ai due sistemi semiautomatici di iniziare l’allestimento. Al termine, il cocktail di farmaci verrà inviato direttamente in reparto. Inaugurazione. Tra i molti presenti alla cerimonia di inaugurazione del robot al Civile, accanto a Marta Nocivelli c’erano Marco Trivelli, direttore generale dell’Asst Spedali Civili, Simona Tironi, vicepresidente Commissione Sanità in Regione e Marco Franco Nava, direttore macro area territoriale Brescia e Nord Est di Ubi Banca.

«Con oltre cinquantamila somministrazioni l’anno il nostro si conferma un importante polo oncologico lombardo, paragonabile all’Istituto nazionale tumori di Milano - ha detto Trivelli -. Con il robot si effettua un salto di qualità nell’assoluta garanzia di efficacia e sicurezza per i pazienti e si avviano dinamiche di razionalizzazione e riduzione dei costi del materiale farmacologico. Infine, con esso il nostro ospedale si affianca ad altri prestigiosi nel mondo che usano tale metodica, quali il Johns Hopkins di Baltimora, il Samsung Medical Center di Seul e la Clinica universitaria di Monaco di Baviera». 

L’acquisto del sistema robotizzato è stato finanziato dalla Fondazione Spedali Civili. Chiunque può contribuire con una donazione sul conto corrente Fondazione Spedali Civili Brescia presso Ubi Banca (info sul sito della Fondazione o della Banca). Supporto alla raccolta fondi è data dall’Associazione industriale bresciana e da Ubi Banca la cui Fondazione ha già effettuato un’elargizione liberale.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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