Tumore al fegato, la vera cura è la prevenzione

Paola Gregorio
La Lilt di Brescia, in occasione della Settimana nazionale per la prevenzione oncologica, organizza il congresso «Se hai fegato prendetene cura»
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Nella nostra provincia ogni anno vengono diagnosticati cinquecento nuovi casi di tumore al fegato, in linea con i dati del Nord Italia. La prevenzione è fondamentale per la sopravvivenza dei malati perché «per le patologie oncologiche epatocellulari le terapie oggi a disposizione - spiega Paolo Frata, coordinatore del Comitato scientifico della Lilt di Brescia - non sono tra le più efficaci in ambito oncologico. Diagnosticare questo tumore in fase iniziale significa aumentare di molto le possibilità di guarigione».

Prevenzione oncologica

Per questo la Lilt di Brescia, tra le numerose iniziative di sensibilizzazione che organizza, promuove, nell’ambito della Settimana nazionale per la prevenzione oncologica, il congresso «Se hai fegato prendetene cura».

L’obiettivo è informare per promuovere la consapevolezza dell’importanza della prevenzione e raccontare sfide e innovazioni nel trattamento del tumore al fegato. L’appuntamento è per sabato 23 marzo, alle 10, nell'aula E della Facoltà di Medicina in viale Europa. Aprirà i lavori Simona Tironi, assessore regionale all'Istruzione e a seguire ci saranno gli approfondimenti dei relatori scientifici: Andrea Martini dell’Azienda Ospedale Università di Padova, Nazario Portolani, direttore della Chirurgia generale 3 del Civile, Vittorio Ferrari dell’unità di Oncologia del nosocomio cittadino e Giuseppina De Petro del Dipartimento di Medicina molecolare dell'Università degli Studi di Brescia. L’assessore al Welfare, Marco Fenaroli, ha sottolineato: «La prevenzione è uno dei tre cardini del sistema sanitario nazionale cui le associazioni contribuiscono in modo importante. Come Comune attraverso i Punti Comunità e i Consigli di quartiere possiamo organizzare incontri in cui si informi su questi temi. Per sensibilizzare sui corretti stili di vita. Spesso la condizione di indigenza e la bassa scolarità rendono più difficile curarsi e fare prevenzione».

Il Convegno e i dati 

Filippo Bertoni, vice presidente della Lilt di Brescia ha spiegato: «Questo convegno fa il punto sui dati e le disponibilità attuali per il controllo delle neoplasie epatiche. Con la prevenzione e i corretti stili di vita riusciamo a risparmiare 65mila tumori all'anno. Del tumore al fegato conosciamo le cause, ovvero le infezioni virali. Su oltre 12mila casi annui, 9mila e cinquecento, muoiono entro il primo anno dalla diagnosi. Il 70% - 80% di queste neoplasie - ha aggiunto - insorgono per infezioni virali. Altro fattore di rischio è l’eccessivo consumo di alcol che porta a cirrosi. Frata ha confermato: «La prevenzione per questo tipo di tumore è fondamentale. Al convegno Martini parlerà di prevenzione, Ferrari e Portolani della cura, De Petro della ricerca. Le nuove terapie immunologiche e target sono molto promettenti. Integrate con la chirurgia possono essere efficaci». Tra i cento già iscritti al convegno ci sono molti studenti delle superiori grazie al coinvolgimento dell'Ufficio scolastico territoriale. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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