Tumore ai polmoni, da Ue via libera a immunoterapia con la chemio

Approvato il durvalumab per il trattamento del carcinoma polmonare a piccole cellule in stadio esteso in combinazione con la chemioterapia
L'immunoterapia dà buoni risultati associata alla chemio
L'immunoterapia dà buoni risultati associata alla chemio
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La Commissione Europea ha approvato durvalumab, anticorpo monoclonale, per il trattamento di prima linea del carcinoma polmonare a piccole cellule in stadio esteso in combinazione con la chemioterapia (etoposide associato a cisplatino o carboplatino a scelta del clinico).

Si tratta di un'immunoterapia che dimostra nel contempo un beneficio significativo in termini di sopravvivenza e un miglioramento dei tassi di risposta. Ne dà notizia AstraZeneca.

L'approvazione della Commissione Europea si basa sui risultati positivi dello studio di Fase III Caspian, nel quale durvalumab in combinazione con la chemioterapia ha dimostrato un beneficio di sopravvivenza globale statisticamente e clinicamente significativo nel trattamento di prima linea dei pazienti con microcitoma esteso.

«Il carcinoma del polmone a piccole cellule - evidenzia Marina Chiara Garassino, responsabile di Oncologia Medica Toraco Polmonare presso la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale di Tumori di Milano - è una forma molto aggressiva, che tende inizialmente a ridursi bene con la chemioterapia, ma poi a ricrescere nuovamente. Negli ultimi trent'anni sono stati moltissimi i farmaci sperimentati per migliorare la sopravvivenza di questi pazienti, ma ad oggi solo l'aggiunta dell'immunoterapia alla chemioterapia si è dimostrata capace di questo miglioramento. Questa approvazione europea rende possibile la somministrazione di durvalumab in associazione a diversi schemi di chemioterapia, sia cisplatino sia carboplatino».

Dati recenti nell'ambito del congresso dell'American Society of Clinical Oncology hanno confermato l'efficacia di durvalumab combinato alla chemioterapia con sopravvivenza globale mediana di 12,9 mesi contro 10,5 mesi per la sola chemio. La molecola è al momento in sperimentazione anche nel trattamento dei pazienti con carcinoma polmonare a piccole cellule in stadio limitato, a seguito di chemio-radioterapia concomitante (studio di fase III Adriatic). 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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