Superticket addio per seicentomila

Nel Bresciano la misura vale oltre 12 milioni: la spesa massima del ticket ora sarà di 36 euro
Da domani il superticket fino a 15 euro a ricetta non dovrà più essere pagato - Foto © www.giornaledibrescia.it
Da domani il superticket fino a 15 euro a ricetta non dovrà più essere pagato - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Non si paga più. Il superticket che arrivava fino a 15 euro a ricetta da lunedì 2 marzo non dovrà più essere pagato. Gli assistiti che prenoteranno una prestazione ambulatoriale nella nostra Regione, se non esenti, dovranno dunque pagare solo il ticket, pari ad un importo massimo di 36 euro.

Il taglio arriva sei mesi prima rispetto a quanto previsto dalla Finanziaria approvata lo scorso dicembre a livello nazionale. Da lunedì verrà meno per gli assistiti dell'Ats anche l'esenzione con codice E15 che esentava, appunto, dal pagamento del superticket i cittadini con reddito familiare annuale inferiore a 18mila euro, compresi i familiari a carico. Viene meno semplicemente perché scompare, per tutti, la quota aggiuntiva.

Nel territorio di Ats Brescia gli assistiti sono 1.179.966 ed oltre la metà beneficia almeno di una esenzione (per patologia o per reddito o per entrambe le condizioni). Chi non è esente lo scorso anno ha versato nelle casse del Servizio sanitario regionale oltre 42 milioni di euro in ticket. A questi, si devono aggiungere 12 milioni 600mila euro solo di superticket. Cifra, quest'ultima, che da marzo non verrà più incassata o, meglio, pagata su ogni ricetta di prescrizioni diagnostiche e specialistiche.

«Per anticipare l’entrata in vigore dell’esenzione dal primo marzo anziché dal primo settembre - spiega Giulio Gallera, assessore regionale al Welfare - la Lombardia stanzia 54 milioni di euro di risorse autonome. Il beneficio è rivolto a tutti i lombardi e decorre dalle prestazioni prenotate dal primo marzo 2020. Si tratta di un ulteriore, decisivo tassello nella direzione di alleggerire il più possibile il costo delle compartecipazioni ai servizi socio sanitari per i cittadini lombardi».

Il «risparmio» per gli assistiti è proporzionale al costo della prestazione richiesta. Per una Tac o per la Risonanza magnetica, gli esami più costosi, da domani si pagheranno 15 euro in meno. Lungo percorso. Il percorso verso l’abolizione del superticket, la tassa prevista dal governo e declinata in modo differente da Regione a Regione, è iniziato a Palazzo Lombardia nel maggio 2018 quando la Giunta aveva dimezzato il superticket sanitario passando da un massimo di 30 euro ad uno di 15 aggiuntivi a prestazione.

La misura ha interessato 1,5 milioni di cittadini lombardi con uno stanziamento di 20 milioni di euro che si aggiungevano ai 70 che la Regione Lombardia già sosteneva per le esenzioni aggiuntive rispetto a quelle nazionali. Esenzioni presenti. L’estate scorsa, per supportare condizioni di potenziale vulnerabilità che coniugano reddito medio basso con la presenza in famiglia di soggetti di minore età o soggetti disabili, la Giunta regionale aveva esentato dal super-ticket - grazie ad uno stanziamento di 10.456.000 euro - 625.000 cittadini che si trovavano nelle seguenti situazioni:nuclei familiari fiscali con reddito compreso fra 18mila e 30mila con almeno un minore presente nel nucleo (circa 315.000 nuovi esenti);nuclei familiari fiscali con reddito fra 30 e 70mila euro con almeno due minori presenti nel nucleo (circa 260.000 nuovi esenti);nuclei familiari fiscali con reddito fino a 90mila con una persona affetta da disabilità che gode già dell’esenzione per patologia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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