Si chiama StorySign l'app che insegna a leggere ai bambini sordi
Si chiama StorySign l’applicazione messa a punto da Huawei che permette ai bambini sordi di imparare a leggere insieme ai genitori. Creata grazie all’intelligenza artificiale del colosso cinese delle telecomunicazioni l’app, disponibile in 11 lingue e presentata lo scorso dicembre, è stata studiata allo scopo di «creare un'esperienza di lettura unica, aiutando così i bambini sordi ad aprirsi al mondo dei libri».
Sono oltre 32 milioni nel mondo i bambini sordi, nati prevalentemente da genitori udenti, che, secondo un recente sondaggio Huawei effettuato in Italia, nel 45% dei casi non conoscono neppure il linguaggio dei segni per comunicare con i figli. Il tempo medio necessario ad un bambino sordo per completare una storia inoltre è di circa 70 minuti, contro i 38 di un coetaneo udente, a causa della difficoltà nella corrispondenza tra i grafemi ed i suoni. Story Sign permette quindi di accelerare i tempi di lettura, sfruttando Star, un avatar animato che interagisce con i bambini. Usarla è facilissimo: basta inquadrare con lo smartphone la pagina del libro in modo che il riconoscimento delle immagini consenta all’app di individuare le parole.
La versione in italiano offre per ora i titoli «Tre Piccoli Coniglietti di Beatrix Potter», «Questo (non) è un leone» di Ed Vere e «Il Tuo amico Spotty» di Eric Hill.
Sul sito ufficiale storysign.com è possibile inoltre effettuare donazioni agli enti dei paesi coinvolti nel progetto, che saranno devoluti ad arricchire la libreria dell’applicazione e ad organizzare corsi di linguaggio dei segni nelle famiglie con bambini non udenti.
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