Ricerca sulle aritmie, si cercano 4mila cuori da monitorare
Brescia incubatore di una nuova ricerca, prima nel suo genere a livello nazionale e internazionale, che si candida ad avere un ruolo fondamentale in futuro per la prevenzione e le strategie di cura delle aritmie cardiache. «1000 ritmi del cuore» è i titolo del progetto elaborato da un team di specialisti della Cardiologia e Cardiochirurgia degli Spedali Civili, capitanati dal professor Antonio Curnis.
La novità principale e importanza di questa ricerca è che riguarderà persone che fino ad ora non sono mai state controllate per problemi cardiologici che hanno tra i 60 e i 70 anni. Sono circa 8 mila in città le persone con queste caratteristiche che riceveranno a casa l'invito da parte di Ats a partecipare al progetto, ovvero a sottoporsi ad un holter di 24 o 48 ore, eseguito presso l'ospedale Civile, a titolo gratuito. Lo screening dovrebbe partire a febbraio 2020 e si spera di arruolarne ameno 4mila.
Obiettivo principale è identificare i casi presenti di fibrillazione atriale, una patologia molto diffusa, spesso misconosciuta che può portare a gravi conseguenze, come l'ictus ischemico o l'insufficienza cardiaca. Ma verranno ricercati anche gli altri tipi di aritmie, meno comuni ma altrettanto pericolosi.
Per far conoscere l'attività d'eccellenza svolta dagli specialisti bresciani, sensibilizzare la popolazione sul progetto e per raccogliere fondi, con il coordinamento di Beatrice Saottini viene proposto il 10 dicembre l'evento «1000 ritmi in concerto», una serata ospitata al Der Mast di via Carducci in città con il maestro Bruno Santori al pianoforte, la partecipazione di coristi di fama e speciale guest Roby Facchinetti. La partecipazione è su invito.
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