Ragazzi e salute: una volta la visita di leva, ora urologo gratis

Per 900 giovani bresciani visite urologiche gratuite su iniziativa di Rotary e specialisti
Giovani bresciani (simbolica) - © www.giornaledibrescia.it
Giovani bresciani (simbolica) - © www.giornaledibrescia.it
AA

Fino al 2004 i ragazzi venivano sottoposti a controlli medici durante la tre giorni della visita di leva. Era un primo screening, quello, che permetteva di scovare anche problemi di infertilità che oggi emergono spesso molto più tardi, quando le armi terapeutiche sono in gran parte spuntate.

Un preoccupante allarme sull’aumento dell’inferilità maschile è stato lanciato recentemente anche dall’Organizzazione mondiale della Sanità ed è sulla base di questi dati che i club del Distretto 2050 Rotary International, governatore Carlogiorgio Pedercini, hanno promosso iniziative di informazione e prevenzione rivolte ai ragazzi. Un progetto a costo zero possibile grazie alla partecipazione degli specialisti e alla disponibilità degli insegnanti.

L’iniziativa, che ha coinvolto finora 3.300 ragazzi di entrambi i sessi, studenti delle superiori di Brescia e provincia, è alla sua quarta edizione che prevede incontri al liceo «Levi» di Sarezzo promossi, in questo caso, dal Rotary club Val Trompia.

In particolare, nel triennio sono stati visitati 900 ragazzi da urologi volontari. Al 43% di loro è stata diagnosticata una patologia a carico dell’apparato riproduttivo o della sfera sessuale, a volte causata da fattori esotossici, ovvero dall’abuso di alcol. «In realtà, anche quando i giovani si sottoponevano alla visita di leva obbligatoria, cosa che è avvenuta fino al 2004, in quattro su dieci di loro veniva riscontrato un problema» spiega Tiziano Zanotelli, uno degli specialisti urologi che aderisce al progetto.

Progetto che si articola in più momenti. Si inizia con la parte espositiva durante la quale i ragazzi posso interagire attraverso lo smartphone: si collegano ad un sito internet certificato che permette loro di rispondere in anonimato a domande specifiche. Il fatto di non esporsi su temi di salute delicati e che declinati in pubblico potrebbero creare imbarazzi, aumenta la partecipazione dei giovani. I risultati delle risposte vengono forniti in tempo reale e questo permette agli esperti di capire il livello di consapevolezza del problema.

Alla prima parte, segue la visita vera e propria, che si effettua in una stanza adibita ad ambulatorio all’interno degli Istituti scolastici. La visita urologica è su base volontaria - con l’autorizzazione dei genitori in caso di minorenni - ed ai ragazzi viene consegnato il referto nel quale gli urologi consigliano eventuali approfondimenti diagnostici. «Identificare alcuni disturbi precocemente consente di prevenire eventuali ricadute negative sulla fertilità. Tra questi, ci sono molti varicocele (patologia di origine vascolare a carico del testicolo, ndr) di cui i giovani non hanno alcuna consapevolezza» conclude l’urologo.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato