Otto bicchieri d'acqua contro la sindrome da rientro
Stress, irritabilità, stanchezza, mal di testa e incapacità di concentrarsi sono alcuni dei sintomi del cosiddetto «post-vacation blues», anche noto come «sindrome da rientro». Un disturbo che sopraggiunge quando il corpo e la mente faticano a ritornare ai ritmi della vita di tutti i giorni. Dopo le vacanze, infatti, ritrovare le proprie abitudini potrebbe non essere facile: c'è bisogno di un po’ di tempo e di qualche piccolo accorgimento per ripartire con il piede giusto. Fra i tanti consigli degli esperti c'è anche quello di una corretta idratazione.
L'acqua infatti rappresenta il 75% della massa cerebrale ed esistono delle chiare associazioni tra idratazione e performance cognitive. «I risultati di un recente studio indicano che anche una moderata disidratazione ha effetti negativi sul vigore, sulla memoria a breve termine e sull'attenzione - spiega Elisabetta Bernardi, biologa specialista in Scienza dell'Alimentazione e membro dell'Osservatorio Sanpellegrino - La reidratazione nei soggetti della ricerca ha dimostrato infatti un miglioramento nella sensazione di fatica, dei disturbi dell'umore, della memoria, dell'attenzione e della reazione agli stimoli».
L'acqua, oltre ad essere essa stessa un nutriente, apporta al corpo anche altri elementi preziosi, come per esempio il magnesio. «Scegliere acque ricche di questo micronutriente può aiutare l'organismo a ritrovare il proprio equilibrio psichico ed emotivo, specialmente quando i disturbi dell'umore diventano più frequenti - continua Bernardi - Il magnesio ricopre infatti un ruolo importante per la regolazione dell'umore e dei livelli di stress. Una buona abitudine è, dunque, quella di bere almeno 8 bicchieri d'acqua al giorno e concedersi spesso delle pause-idratazione».
Oltre ad una corretta idratazione, seguire una sana alimentazione è un altro aspetto da tenere in considerazione per ritrovare il proprio benessere psico-fisico. Durante le vacanze estive non viene spesso prestata la giusta attenzione a cosa si mangia e a risentirne è proprio l'organismo. «Sono molteplici gli elementi che possono aiutarci in questo senso: ad esempio l'acido folico, presente principalmente nelle verdure verdi, nella frutta, nei legumi, aiuta a ridurre il rischio di depressione; la vitamina B e l'omega 3, contenuti soprattutto nel pesce, possono invece prevenire l'insorgere di disturbi dell'umore».
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