Ospedale di Gavardo, «la Regione deve dirci cosa vuole fare»

Enrico Giustacchini
Alcuni comitati cittadini si sono ritrovati al parco Amarcord chiedendo azioni concrete a salvaguardia del presidio sanitario. L’appello firmato da 1.000 persone
La manifestazione a Gavardo - © www.giornaledibrescia.it
La manifestazione a Gavardo - © www.giornaledibrescia.it
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Azioni concrete a salvaguardia dell’ospedale di Gavardo. Le chiedono alcuni comitati di cittadini, che stamattina hanno promosso una manifestazione al parco Amarcord, proprio di fianco al presidio sanitario.

«La recente sospensione del punto nascita, la riduzione delle attività dei reparti di pediatria e ortopedia sono decisioni gravi e sconcertanti - ha sottolineato Roberta Caldera, presidente del comitato La Roccia -. Anche perché ciò arriva subito dopo l’annuncio del corposo intervento di ristrutturazione dell’edificio con l’utilizzo di fondi Pnrr. Ci interroghiamo su quale sia il futuro che la Regione immagina per il nostro ospedale. Purtroppo, nonostante le sollecitazioni, nessuna risposta finora ci è stata data».

Da qui l’appello, firmato ad oggi da oltre mille cittadini: «Saremo al fianco di chiunque si batterà per mantenere la struttura viva e vitale» ha concluso Caldera.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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