«Obiettivo Salute», su Teletutto si parla di ipertrofia prostatica
In Italia, oltre 6 milioni di uomini over 50 sono colpiti da ipertrofia prostatica benigna: il 50% degli uomini tra i 51 e i 60 anni, il 70% dei 61-70enni, per arrivare al picco del 90% negli ottantenni. «L’ipertrofia prostatica benigna rientra tra i sintomi delle basse vie urinarie e consiste in un aumento di volume della prostata che non ha nulla a che vedere con il tumore prostatico» spiega il dottor Najati Alrabi, responsabile dell’Unità Operativa di Urologia dell’Istituto Clinico S. Anna di Brescia, ospite questa sera, alle 20.30, di «Obiettivo Salute», la trasmissione di Teletutto dedicata alla salute e condotta da Daniela Affinita. In studio anche il dr. Davide Inverardi e il dr. Stefano Legramanti.
«Nella prima fase della malattia, più del 75% degli uomini non si cura o ricorre al “fai da te”, soprattutto a integratori. Un errore grave - sottolinea il dr. Alrabi - solo il medico è in grado di trattare l’ipertrofia prostatica benigna che, se trascurata, può progredire fino a causare ritenzione urinaria con l’impossibilità di vuotare la vescica». L’ipertrofia prostatica benigna è la patologia cronica più frequente negli over 50 dopo l’ipertensione arteriosa: «La visita urologica, seguita da una ecografia endocavitaria, rappresenta ancora un tabù a cui gli uomini italiani preferiscono non sottoporsi - dice Alrabi -. Va recuperato il rapporto con lo specialista facendo capire ai cittadini che la malattia può essere affrontata con successo se individuata in tempo. Per questo, è importante che tutti gli uomini over 50 si sottopongano a una visita una volta all’anno».
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