Obiettivo salute: «Per i cardiopatici ricoveri sicuri»

«Questa pandemia ha messo a dura prova la capacità dei grandi ospedali come il nostro, di riuscire a garantire l'assistenza ai pazienti portatori di dispositivi salva vita. Tuttavia, siamo riusciti a modificare i percorsi per rendere più sicuro il ricovero dei pazienti che devono sottoporsi a interventi o procedure cardiache non rinviabili».
Così il professore Stefano Benussi, Direttore del Dipartimento Cardio-Toracico e Direttore UOC di Cardiochirurgia dell' ASST Spedali Civili, ospite questa sera ad Obiettivo Salute alle 20.30 su Teletutto.
In diretta con lui e con daniela Affinita anche l'«Heart Team» degli Spedali Civili di Brescia, il Prof. Marco Metra, Direttore UOC di Cardiologia, il Dott. Sergio Cattaneo, Direttore UOC Anestesia e Rianimazione Cardiochirurgica, il Dott. Salvatore Curello, Responsabile della Struttura Dipartimentale Emodinamica, il Prof. Antonio Curnis, Responsabile della Struttura Semplice Elettrofisiologia e Aurelia Casali, coordinatore degli infermieri del reparto di cardiochirurgia.
«Quest'anno abbiamo registrato un notevole aumento di casi di infarto miocardico, le persone non devono avere paura di recarsi in pronto soccorso». Così il professor Metra ricorda che «essere cardiopatici rappresenta un fattore di rischio particolarmente significativo nella mortalità del Covid-19». Per chi soffre di problemi di cuore, infatti, le probabilità di morire salirebbero fino al 36 percento, contro il 15 percento dei pazienti contagiati (con polmonite) ma non cardiopatici.
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