Maxi studio svela 250 geni legati al tumore del colon-retto

Per fare l’identikit genetico del tumore del colon-retto sono stati sequenziati 2000 tumori: lo studio «Progetto 100mila genomi» getta nuova luce sui casi dei più giovani
Il reparto di oncologia medica degli Spedali Civili di Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il reparto di oncologia medica degli Spedali Civili di Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Completato il più esaustivo identikit genetico del tumore del colon-retto: ha permesso di identificare più di 250 geni coinvolti nello sviluppo della malattia, quattro nuovi sottotipi di tumore che rispondono in modi diversi alle terapie e alcuni meccanismi genetici che colpiscono soprattutto i pazienti più giovani.

2mila i tumori intestinali studiati

Il risultato, frutto del sequenziamento di oltre 2mila tumori intestinali (condotto nell'ambito del «Progetto 100mila genomi» nel Regno Unito), è pubblicato su «Nature» da un gruppo di ricerca internazionale guidato dall'Università di Oxford e da quella di Manchester insieme all'Istituto di ricerca sul cancro di Londra.

Allo studio, che apre la strada a terapie sempre più personalizzate ed efficaci, ha partecipato anche il ricercatore italiano Andrea Sottoriva, prima all'Istituto di ricerca sul cancro di Londra e da tre anni allo Human Technopole di Milano, dove dirige il Centro di biologia computazionale.

Le mutazioni genetiche responsabili del cancro

"Grazie alla lettura massiva del Dna tumorale di grandi gruppi di pazienti - spiega Sottoriva alla ANSA - siamo riusciti a trovare nuove mutazioni genetiche che contribuiscono alla crescita del tumore al colon-retto e che potrebbero rappresentare un nuovo bersaglio per le terapie. Molto importante è stato anche identificare dei profili genetici particolari in sottogruppi rari di pazienti, uno dei quali il sottogruppo di pazienti giovani, che potrebbero essere associati allo stile di vita come dieta e fumo".

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