Liste d’attesa, approvato il piano regionale: «Ats Brescia farà da regia»

La Redazione Web
Il direttore Claudio Sileo spiega che le risorse regionali saranno messe a bando monitorando i tempi di erogazione delle prestazioni delle varie Asst: ecco i numeri
61 milioni per battere le liste d'attesa
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Nei giorni scorsi Regione Lombardia ha approvato il piano operativo per abbattere le liste d’attesa negli ospedali per le visite specialistiche. Sono stati messi a disposizione complessivamente 60,95 milioni di euro, di cui 40,95 milioni di euro destinati al pubblico e 20 milioni ai privati accreditati.

«Come Ats facciamo la regia, stabiliamo cioè quali prestazioni hanno tempi troppo lunghi e sulla base di quelle mettiamo a bando risorse regionali affinché pubblici e privati possano aumentare la loro produttività», spiega Claudio Sileo, direttore di Ats Brescia.

Per quanto riguarda le strutture pubbliche sono in tutto 3.764.800 tra prime visite ed esami diagnostici le prestazioni già individuate che sui territori, Asst e Irccs, dovranno rendere disponibili per i pazienti entro fine anno. Le strutture private accreditate dovranno garantire, sempre entro il 31 dicembre 2024, in totale 4.328.000 prestazioni tra prime visite, TC/RM e altri esami diagnostici.

Nella delibera viene specificato che le Agenzie di tutela della salute (Ats) dovranno predisporre manifestazioni di interesse rivolte agli erogatori privati accreditati sul territorio per l'acquisto di prestazioni aggiuntive finalizzate al recupero delle liste di attesa, che andranno erogate entro il 31 dicembre 2024.

I numeri

In Italia, secondo i dati Agenas, le prime visite erogate sono diminuite mediamente del 10%. La Lombardia, assieme alla provincia di Trento è l'unica regione italiana che le ha aumentate (2%).

Sono in tutto 3.764.800 tra prime visite e diagnostica le prestazioni che le 8 Ats lombarde dovranno garantire nel pubblico così divise come nel grafico qui sotto. 

Per quanto riguarda il Bresciano, l’Ats di Brescia dovrà garantire 465.200 fra prime visite ed esami a cui vanno aggiunte le prestazioni, 39.600, in carico all’Asst della Valle Camonica, che fa riferimento all’Ats della Montagna. Spiega ancora Sileo: «Come Ats saremo incaricati da parte di regione di andare a coprire nel nostro territorio le prestazioni più critiche».

Le Asst del resto della provincia dovranno effettuare rispettivamente, entro fine anno, 75.500 prestazioni quella della Franciacorta, 107.500 quella del Garda e 282.200 sono quelle in carico all’Asst Spedali Civili.

Infine, sono 511.000 le prime visite, gli esami, le tac e risonanze magnetiche che le strutture private dovranno fornire entro il prossimo 31 dicembre.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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