La prevenzione del tumore al seno ora viaggia anche in metro
Un treno della metropolitana appositamente allestito, con messaggi per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione del tumore al seno e di altre patologia oncologiche e dei corretti stili di vita.
I passeggeri della metro di Brescia li vedranno salendo a bordo grazie alla collaborazione tra Brescia Mobilità e Komen Italia, l’associazione in prima linea nella lotta contro il tumore al seno che organizza la Race for the cure, la corsa per raccogliere fondi per la ricerca cui partecipano, anche a Brescia, migliaia persone. Nella nostra città la decima edizione si svolgerà il 27, 28 e 29 settembre con partenza e arrivo da Campo Marte.
Flavio Pasotti, presidente di Metro Brescia, sottolinea: «L’idea di arricchire i viaggi in metropolitana con messaggi di tipo sociale è una scelta che abbiamo fatto da anni. Credo che molti dei nostri passeggeri abbiano purtroppo vissuto con le persone care o vicine, o in prima persona, momenti di difficoltà e dolore a causa di una patologia oncologica. La prevenzione è fondamentale».
Grazie alla Race for the Cure, Komen ha potuto investire, in venticinque anni, oltre 26 milioni di euro in progetti di ricerca, prevenzione e sostegno alle donne che affrontano il tumore al seno. Alessandra Huscher, presidente del Comitato Lombardia di Komen e coordinatrice della Breast Unit di Fondazione Poliambulanza, spiega: «Questa idea è venuta vedendo uno dei treni allestiti di Brescia Mobilità. Cerchiamo di diffondere il più possibile i nostri messaggi. La prevenzione primaria e secondaria sono importantissime. Salvano la vita grazie alla diagnosi precoce». Per Komen la collaborazione con Ats Brescia è fondamentale.
Laura Lanfredini, direttrice sanitaria di Ats Brescia, rimarca: «La prevenzione salva la vita. Parlare di prevenzione per la salute su un mezzo pubblico è unire tutela della salute e sostenibilità, una direzione seguita da Ats. Abbiamo dei programmi di screening strutturati e gratuiti che consentono di diagnosticare precocemente alcune tipologie di tumore, permettendo cure più tempestive e una maggiore probabilità di guarigione». Ma l’adesione non ha ancora raggiunto le percentuali che consentirebbero di salvare ancora più vite: «Se parliamo di screening per il tumore al colon e alla cervice uterina è rispettivamente poco sopra il 51% e il 45%, per quello del tumore al seno siamo al 62%. Vuol dire che manca ancora il 38% delle donne. Con lo screening mammografico intercettiamo ogni anno nel Bresciano cinquecento tumori. La prevenzione è anche corretto stile di vita, movimento, alimentazione adeguata».
Beatrice Nardo, consigliera comunale, conclude: «Da otto anni partecipo alla Race for the cure con una squadra che ho organizzato. Perché il Comune ci tiene tanto a sostenere la manifestazione? Perché promuove la prevenzione e i corretti stili di vita e fa socializzare le donne che hanno attraversato l’esperienza del tumore al seno».
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