La Casa della psicologia è arrivata anche a Brescia
Libri, rubriche fisse su giornali e in radio, canali social dedicati, professionisti-influencer che trattano dei vari aspetti dell’esistenza ogni settimana partendo dalle domande dei follower: la psicologia sta vivendo un momento di grande interesse. Non si teme più, come un tempo, di essere giudicati per essersi rivolti ad uno psicologo in un momento di crisi. Non ci si nasconde e se ne parla. Si legge, ci si informa, si cercano risposte.
Grande interesse
«È un’epoca di fioritura e interesse - conferma Davide Baventore vicepresidente dell’Ordine degli psicologi -. La psicologia sembra affascinare di più le persone che si interrogano sugli aspetti della vita». Ecco che l’Ordine lombardo ha creato La Casa della psicologia, un «luogo fisico di incontro e di pensiero» che dal 2015, a Milano, ospita gli eventi della categoria e iniziative culturali «che hanno la caratteristica - spiega Baventore - di avere un taglio di promozione della cultura psicologica, aperti a tutti e, proprio per questo, un taglio multidisciplinare». E dopo 9 anni arriva anche a Brescia.
A Brescia
Nella nostra città non c’è una sede fisica come a Milano, ma ci si appoggia a strutture del territorio. Gli eventi non sono lasciati al caso: c’è un comitato scientifico che valuta prima gli argomenti da trattare e questi vengono proposti al Consiglio che li deve approvare. Il debutto è stato lo scorso 9 aprile allo Spazio Cascina parco Gallo con l’incontro dal titolo «Impotenti e confusi: adulti di fronte all’adolescenza. Quali strategie?» sulle fatiche degli adulti nella relazione con gli adolescenti e sugli strumenti da adottare.
Gli incontri, ed è la particolarità di questi appuntamenti, sono multidisciplinari; scelto un argomento, quindi, vengono coinvolti diversi professionisti: «Lo scopo è proprio quello di fare una buona opera di divulgazione della psicologia - aggiunge il vicedirettore -, offrire spazi di comunicazione con la garanzia della qualità». Raggiungere, quindi, che è incuriosito dalla psicologia in modo competente, mettendola in collegamento con altre discipline perché non sia un processo autoreferenziale. C’è, infatti, la psicologia sociale, la psicologia del marketing, dei consumi, dello sport, del lavoro ecc...:
«Daniel Kahneman - spiega il vicepresidente dell’Ordine - è uno psicologo che nel 2002 aveva vinto il Nobel per l’Economia grazie alle sue ricerche sulle decisioni in condizioni di incertezza. Le sue ricerche psicologiche, quindi, hanno dato un contributo ad altri aspetti della società». «Proprio per questo - aggiunge Baventore - i relatori sono sempre tre: uno psicologo con altre due persone provenienti da altri mondi per dare una visione a tutto tondo». Info: www.casadellapsicologia.it/brescia.php.
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