In Valcamonica mancano medici specialisti: le liste d’attesa si allungano

Giuliana Mossoni
Da inizio anno sono stati presi in carico anche 13.908 i pazienti ambulatoriali di altre Asst
Lo stetoscopio di un medico - © www.giornaledibrescia.it
Lo stetoscopio di un medico - © www.giornaledibrescia.it
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L’Asst Valcamonica fatica a soddisfare nei tempi richiesti le prestazioni soprattutto per le discipline di dermatologia, dov’è presente un solo medico, oculistica (per la nota vicenda giudiziaria), neurologia, pneumologia ed endoscopia.

Questo a causa dell’esplosione delle richieste di prestazioni dopo la pandemia e per la carenza di medici, ma anche per il fenomeno del «no-show», ossia la mancata presentazione del paziente agli appuntamenti senza preavviso.

In Valcamonica la percentuale si attesta intorno al 2,4 per cento, un valore inferiore alla media regionale, ma comunque significativo, che toglie la possibilità di accedere alle prestazioni agli utenti in attesa.

Non solo: vista la carenza di specialisti a livello regionale, arrivano negli ambulatori camuni pazienti da tutta la Lombardia, basti dire che da inizio anno a oggi sono stati forniti 24.728 slot ambulatoriali a 13.908 pazienti non appartenenti all’Asst Valcamonica, pari al 18,3 per cento dell’offerta sanitaria aziendale. Nel 2024 sono poi state effettuate 52.252 analisi di laboratorio per 3.679 pazienti non camuni. Dal primo gennaio sono state erogate nel complesso 265.528 prestazioni ambulatoriali, 789.774 analisi di laboratorio e 310.030 di pronto soccorso, con una media è di 7.176 prestazioni ambulatoriali la settimana.

«Siamo in grado di far fronte a tutte le richieste che i medici di base e gli specialisti classificano con il codice dell’urgenza - commentano i dirigenti dell’Asst valligiana - ma è difficoltoso, su alcune specialità, mantenere i tempi per i controlli. Per questo invitiamo i cittadini a collaborare, per garantire un sistema sanitario più efficiente e rapido per tutti».

La questione più problematica rimane però quella che attraversa ormai da tempo tutti i territori: i tempi per le prestazioni sanitarie. «Il tema delle liste d’attesa - confermano dall’Asst - è ancora una delle maggiori criticità che affrontiamo quotidianamente e anche una piccola percentuale di mancata presentazione agli appuntamenti rappresenta un fattore critico per la gestione delle liste stesse e per l’efficienza complessiva del sistema sanitario».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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