Il tempo influenza il nostro umore: l'analisi
Il tempo fa male. Non è una novità. Già gli antichi si erano accorti che le variazioni climatiche, soprattutto se brusche, provocano una serie di sintomi e malesseri fisici e psicologici. Tanto che la meteoropatia, branca della medicina che si occupa dell’influenza del meteo sulla salute delle persone, è stata fondata da Ippocrate, il medico vissuto in Grecia nel quinto secolo avanti Cristo, ancora oggi simbolo dell’arte medica. La prova di un legame tra umore e temperature, umidità e pioggia arriva da un recente studio americano che ha analizzato, attraverso un modello matematico, miliardi di messaggi pubblicati sui social network. La ricerca, pubblicato sulla rivista scientifica «Plos One», ha analizzato 3,5 miliardi di post scritti tra il 2009 e il 2016, per un totale di 1.176 giorni, 2,4 miliardi di messaggi su Facebook e 1,1 miliardi su Twitter.
I ricercatori hanno incrociato i post con le temperature massime giornaliere e le precipitazioni ed hanno esaminato il lessico attraverso uno strumento che permette di valutare gli stati d’animo sui social media. Nei post, indipendentemente dagli argomenti affrontati, le parole positive aumentano con il crescere delle temperature fino a 30 gradi, perché anche il caldo eccessivo nuoce all’umore. L’umidità eccessiva, il cielo molto coperto e le abbondanti piogge riducono in modo significativo le espressioni positive a beneficio di quelle negative.
Alberto Ghilardi, docente di Psicologia clinica all’Università Statale di Brescia: «Sebbene non esistano prove conclusive dell’incidenza diretta delle condizioni atmosferiche sulla salute fisica e psicologica, i cambiamenti registrati a livello psichico e fisico, lasciano intuire che la saggezza popolare e l’opinione comune che il tempo influenzi il nostro umore siano più fondati di quanto si possa credere. Sentirsi più irritati, nervosi o depressi, dormire male, modificare ritmi e gusti alimentari, soffrire di mal di testa o avvertire una modificazione dei ritmi pressori sono le sintomatologie più comuni. Chi soffre di una malattia cronica respiratoria o dell’apparato muscolo scheletrico (ad esempio asma o reumatismi) può veder peggiorare i propri sintomi con i cambiamenti del tempo. In Psicologia - conclude Ghilardi - si ipotizza che lo stress e la reazione a situazioni stressogene giochino un ruolo concomitante e forse predisponente per alcune persone ad essere più vulnerabili all’influenza del clima sullo stato emotivo e sul tono dell’umore.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato