Il sogno è realtà: curati il 94% dei bimbi affetti da leucemia

Il reparto del Civile di Brescia in questo momento ha in cura 250 bambini da tutta Italia e dall'estero
LEUCEMIE INFANTILI, RETE PER CURARLE
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Un sogno realizzato grazie alla dedizione, al lavoro, allo studio di medici e operatori del reparto di Oncoematologia pediatrica del Civile di Brescia, di cui Fulvio Porta è direttore, e della rete che è stata costruita sul territorio. Un reparto d'eccellenza che in questo momento ha in cura 250 bambini di tutta Italia e non solo.

Racconta il direttore che, nel 1983 quando ha cominciato a lavorare la sopravvivenza alla leucemia linfoblastica era del 71%. «Abbiamo realizzato un sogno, quello di riuscire a curare il 94% dei giovani malati colpiti dalla leucemia linfoblastica. Questo è stato possibile anche perché in Lombardia Orientale abbiamo una formidabile rete che permette di arrivare a una diagnosi precoce e di consentire che il percorso di cure inizi al più presto».

Il concetto di rete è fondamentale ed è quello che più volte è stato ribadito nel convegno «Navigando nello stesso mare» che si è svolto nell’Aula Montini dell'ospedale bresciano.

Claudio Cavalli, direttore Pediatria Asst Cremona e Oglio Po: «Fare rete significa anche raccogliere un’importante mole di dati, che consente di fare statistica e di uniformare e standardizzare protocolli e terapie». Ed è sempre la rete, quella che comprende anche il mondo del volontariato, che può fare la differenza

Luciana Corapi, presidente Associazione bambino emopatico: «Siamo vicini alle famiglie, cerchiamo di risolvere i loro problemi pratici, diamo alloggi, ospitalità, cure domiciliari, ma abbiamo anche offerto borse di studio per medici e infermieri al reparto. Creiamo le condizioni perché i medici possano essere totalmente concentrati sulle cure dei nostri bambini, perché tutti navighiamo nello stesso mare».

 

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