Debolezza, crampi, nausea: non sottovalutare i sintomi del colpo di calore

Le persone più a rischio sono anziani, bambini piccoli, malati cronici e coloro che vivono in condizioni di povertà
Un uomo cerca sollievo con un ventilatore portatile - Foto Ansa/Epa/Riccardo Antimiani © www.giornaledibrescia.it
Un uomo cerca sollievo con un ventilatore portatile - Foto Ansa/Epa/Riccardo Antimiani © www.giornaledibrescia.it
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L’esposizione al calore rappresenta una minaccia grave per le popolazioni fragili in ogni parte del mondo, contribuendo in modo sostanziale all’aumento della morbilità e della mortalità: le ondate di calore hanno, tra gli eventi meteorologici estremi, il più rilevante peso sulla mortalità. Le proiezioni sui cambiamenti climatici indicano che le temperature e il loro impatto sulla salute aumenteranno a un ritmo accelerato nei prossimi anni mentre è improbabile che siano messe in atto forti azioni di mitigazione e adattamento in tempi tali da contrastarne gli effetti negativi.

A memoria d’uomo nel mondo gli ultimi otto anni sono stati i più caldi mai registrati e l’estate del 2022 è stata la stagione più calda mai registrata in Europa. In Europa abbiamo iniziato a preoccuparci di mortalità correlata al calore soprattutto dopo i 71.449 decessi in eccesso registrati tra giugno e settembre 2003. Da allora la consapevolezza degli effetti sulla salute del calore ha portato alla progettazione e all’implementazione di piani di prevenzione e altre strategie di adattamento per proteggere le popolazioni a rischio, ovvero anziani con malattie cardiovascolari e respiratorie preesistenti e persone socialmente isolate o svantaggiate dal punto di vista socioeconomico; ma sebbene ci siano alcune prove che i piani attuati possono ridurre il carico sanitario delle temperature ambientali, l’evidenza della loro efficacia è ancora limitata.

Aumento dei decessi

Nello studio più completo e appena pubblicato sulla mortalità in Europa legata al caldo estivo, tra il 30 maggio e il 4 settembre 2022 il numero più alto di decessi correlati al caldo è stato in Italia (18.010 morti), seguito dalla Spagna (11.324) e dalla Germania (8.173), mentre tassi più alti di mortalità legata al caldo sono stati registrati in Italia (295 decessi per milione), Grecia (280), Spagna (237) e Portogallo (211). Rispetto alla popolazione globale si è osservato il 56% in più di decessi nelle donne rispetto agli uomini, in particolare nelle ultra 80enni.

I più a rischio

I più vulnerabili alle ondate di calore sono gli anziani, i bambini piccoli, le persone con malattie croniche e coloro che vivono in condizioni di povertà o senza accesso a un’adeguata climatizzazione. I principali fattori che contribuiscono all’aumento della mortalità durante periodi di caldo intenso sono lo stress termico (l’insufficiente capacità dell’organismo a regolare la temperatura interna attraverso la sudorazione e la dilatazione dei vasi sanguigni), le malattie cardiovascolari (incapacità del sistema cardiovascolare, specialmente se malato, a far fronte all’aumento delle richieste), le malattie respiratorie (sia per gli effetti diretti sulle vie respiratorie che per l’effetto combinato con l’inquinamento atmosferico che tende ad aumentare durante le ondate di calore), la disidratazione (aumento della sudorazione e una maggiore perdita di liquidi attraverso il corpo).

Proteggiamoci dal caldo: le 10 regole del Ministero della salute

Ogni cittadino oggi conosce quali siano le misure preventive da adottare durante le ondate di calore (rimanere idratati, evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde, cercare luoghi freschi e climatizzati, controllare regolarmente le condizioni di salute, prestare attenzione alle persone vulnerabili) e l’importanza di stare informati sull’andamento meteorologico e sulle azioni di adattamento indicate dai servizi sanitari.

I sintomi

Lo stress termico è una delle cause del colpo di calore - Foto Ansa/Cesare Abbate © www.giornaledibrescia.it
Lo stress termico è una delle cause del colpo di calore - Foto Ansa/Cesare Abbate © www.giornaledibrescia.it

I segni che possono indicare un’insorgenza di problemi legati all’eccessivo calore sono i più vari. In presenza di colpo di calore e di sincope (perdita di conoscenza) l’emergenza medica è evidente, più subdole sono le altre manifestazioni. Spesso tollerate, possono rappresentare il campanello d’allarme: l’edema negli arti inferiori (caviglie gonfie e gambe pesanti) e l’esaurimento da calore (quando il corpo è esposto a temperature elevate per un periodo prolungato): debolezza, stanchezza e affaticamento, sudorazione eccessiva, crampi muscolari, vertigini, nausea. In presenza di condizioni di salute correlate al calore, è fondamentale non essere superficiali, talora è necessaria l’assistenza medica, anche immediata.

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