Covid, in Lombardia raccolte 2.200 sacche di plasma iperimmune
Sono 2.200 le sacche di plasma iperimmune raccolte in 6 mesi in Lombardia da usare per il trattamento dei malati di Covid, di cui la metà ottenute grazie ai donatori di Avis Lombardia, che hanno aderito al Progetto Plasma Iperimmune.
Un progetto ancora in corso e per cui Avis Lombardia lancia un appello a tutti i donatori che abbiano avuto il Covid o sintomi compatibili con questa malattia a farsi avanti per donare il loro plasma.
A fare un bilancio del progetto è stata la stessa Avis Lombardia in una conferenza virtuale. «Tramite le nostre unità, che però non sono presenti in tutte le province, abbiamo raccolto più di 1000 sacche di plasma iperimmune - spiega il presidente Oscar Bianchi -. Le altre vengono raccolte dalle unità trasfusionali presenti negli ospedali».Non tutto il plasma raccolto può essere utilizzato per diventare plasma iperimmune, ma deve avere una certa soglia di anticorpi al virus Sars-Cov-2. «Gli studi condotti in primavera sui campioni raccolti nel lodigiano - aggiunge Giuseppe Cambiè, direttore sanitario Avis Regionale Lombardia - hanno mostrato che circa un quarto dei donatori aveva gli anticorpi al virus. Cifra poi calata con l'estate, in linea con la diminuzione dei contagi e della circolazione del virus, e ora di nuovo in aumento. La raccolta di plasma iperimmune è più efficace se fatta nel momento e nell'area in cui il virus sta circolando di più».
In base ai dati presentati nel territorio di Brescia, da metà giugno ha aderito circa il 35% dei donatori di plasma e di questi il 2,5% aveva la soglia di anticorpi idonea.
Nella provincia di Bergamo nei primi 3 mesi sono stati reclutati oltre 1400 donatori periodici di plasma, di cui il 22% aveva gli anticorpi. Tra gli immunizzati il 40% ha un livello di anticorpi elevato considerato iperimmune, che è stato donato più volte.
Nel territorio di Cremona, circa il 15% dei donatori abituali di plasma ha sviluppato gli anticorpi anti Covid-19 e ha potuto donare il plasma iperimmune.
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