Covid, contagi in salita: obbligo di mascherina in alcuni ospedali
Le avevamo messe nel cassetto, spostate dal mobile vicino alla porta, sperando che potessero servire solo in caso di influenza del «piccolo» di casa. E invece le mascherine tornano a servire in caso di visite ad un amico o parente ricoverato in ospedale o Casa di riposo, per visite o analisi. Questo alla luce di un aumento - fisiologico, è da sottolineare, per la stagione - dei casi di contagio.
Ospedali e Rsa
Il primo a reintrodurre a inizio mese, come prescrizione a scopo preventivo, l’uso delle mascherine in ospedale e nei servizi sanitari territoriali è stata l’Asst della Valcamonica. Una scelta dettata da un aumento degli accessi al Pronto soccorso di persone con il Covid, per alcune delle quali è stato necessario il ricovero. Tutti gli operatori sanitari devono indossare la Ffp2, gli utenti, i visitatori e gli accompagnatori devono avere almeno la mascherina chirurgica nel Pronto soccorso, nelle aree di degenza, day hospital, ma non nelle sale d’attesa. Per le aree di degenza è consentito solo un visitatore per paziente.
Martedì è stato il Civile a rendere obbligatorio l’utilizzo della Ffp2 «per utenti, visitatori, accompagnatori e caregiver in tutti i reparti di degenza ospedaliera e nelle Udo sociosanitarie in ogni momento della visita».
Mascherina necessaria anche nelle cliniche bresciane che fanno riferimento al gruppo San Donato, Sant’Anna, San Rocco di Ome e Città di Brescia. Nessun obbligo, invece, per la Poliambulanza anche se, soprattutto in certi reparti, è consigliata. Per quanto riguarda l’Asst del Garda è «fortemente raccomandata» la Ffp2 a Desenzano, Manerbio e Gavardo. Per le visite «è ammesso un solo visitatore per paziente all’interno della stanza di degenza».
«Non siamo in allarme o emergenza - dice Pietro Imbrogno, direttore sanitario Asst del Garda - abbiamo un incremento lieve e con casi non gravi, questo è dovuto al fatto che le persone cominciano a frequentare maggiormente luoghi chiusi e sono iniziate le scuole, il virus è molto contagioso e circola di più, ma è endemico e non più così pericoloso. Non abbiamo nessun incremento di mortalità e neanche importanti ricoveri. In tutta la Lombardia c’è un solo caso in terapia intensiva. Tuttavia, per i fragili e gli anziani, è importante aderire alle vaccinazioni e non dimenticare le precauzioni come il lavaggio delle mani e le mascherine».
«Ad oggi non si rilevano particolari criticità - dice Oliviero Rinaldi della direzione sanitaria di Asst Franciacorta -. L’incremento nei primi 10 giorni di ottobre risulta contenuto. Asst raccomanda l’uso della mascherina Ffp2 a tutti gli operatori e il vaccino». Anche alcune Rsa iniziano a chiedere di indossare i presidi sanitari, altre, invece, li consigliano. L’obbligo è stato introdotto, già a fine agosto alle Fondazioni riunite onlus Bassa Bresciana occidentale, ossia nelle Rsa di Orzinuovi, Orzivecchi e Barbariga: «Una scelta precauzionale, c’è la massima attenzione, ma non paura - dice il direttore generale Federico Fontana -; stiamo procedendo con le vaccinazioni».
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