Covid-19, chi soffre di ipertensione o è obeso rischia di più
Che i soggetti con patologie cliniche pregresse avessero più probabilità di contrarre l'infezione da Sars-CoV-2 si sapeva. Così come era noto che fumatori, consumatori di alcol, obesi e ipertesi rischiassero di contrarre forme più gravi di Covid-19. A confermarlo, ora, c'è uno studio dell'istituto Superiore di Sanità grazie ai sistemi di sorveglianza nazionale Passi (dedicato alla popolazione di 18-69 anni) e Passi d’Argento (dedicato alla popolazione di 65 anni ed oltre), in collaborazione con le Regioni.
In Italia, i contagi da coronavirus e letalità crescono con l’età, coinvolgono in misura maggiore gli uomini e sembrano associarsi alla presenza di patologie croniche, anche combinate. L'indagine è stata condotta su campioni della popolazione nazionale: 130 mila adulti nel quadriennio 2015-2018 e 40 mila anziani nel triennio 2016-2018. Per quanto riguarda la Lombardia, si sottolinea che la Regione ha contribuito alle stime per gli anni 2015-2016 con un campione di circa 1.500 persone delle Asl della Città di Milano e dei territori delle province di Bergamo, Pavia e Varese. Non ha però partecipato al sistema Passi d’Argento, quindi non si dispone di dati riferiti alla popolazione lombarda ultra 65enne. Dai dati complessivi emerge una dimensione della cronicità e della policronicità che raggiunge numeri importanti con l’avanzare dell’età: già dopo i 65 anni e prima dei 75, più della metà delle persone convive con una o più patologie croniche. La condizione di ipertensione arteriosa è poco frequente prima dei 40 anni, ma dopo aumenta rapidamente e arriva a coinvolgere circa il 65% della popolazione intorno agli 80 anni.Le differenze di genere nella cronicità e nelle policronicità seppur contenute, risultano statisticamente significative dopo i 65 anni e sembrano favorire le donne. Fra gli adulti (18-69 anni) gli uomini fumano di più (il 30% contro il 22% delle donne), consumano alcol in modo rischioso (il 22% degli uomini, contro il 12%) e sono obesi (l'11% contro il 10%). L’inattività fisica invece agisce a sfavore delle donne, che risultano ovunque in Italia più sedentarie.
Secondo la stima, il contesto in cui si è diffusa in Italia l'epidemia di coronavirus non è ottimale: si registra che su 51 milioni di italiani con più di 18 anni, oltre 14 milioni di persone convivono con una patologia cronica e di questi 8,4 milioni abbiano più di 65 anni.
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