«Cari genitori», come proteggere i bambini dalla pedopornografia

L’Associazione Meter lancia l’allarme sulla pedofilia online: segnalazioni in aumento del 220% in un anno. Tra i dati più inquietanti, l’interesse dei pedofili verso la fascia 0-2 anni e la nascita di gruppi chiamati «pedomamma
«Cari genitori», come proteggere i bambini dalla pedopornografia
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Ogni mercoledì la rubrica «Cari genitori», curata da Giuseppe Pino Maiolo, propone pillole di riflessione educativa, che potranno partire da una notizia di attualità. 

Cari genitori, oggi vorrei affrontare un tema delicato e scabroso: quello della pedopornografia e della pedofilia online. Prendo spunto dalla Conferenza Stampa dell’Associazione Meter e di don Fortunato di Noto che è il fondatore e il presidente.

Conosco personalmente don Fortunato, che è un amico e un professionista con il quale in passato ho parlato di prevenzione della violenza sui minori e di cyberbullismo.

Oggi Don di Noto e l’associazione Meter sono punto di riferimento contro la diffusione del materiale pedopornografico in rete che continuano a monitorare denunciando i siti illegali e il traffico che li connette alla pedofilia online.

Numeri allarmanti

I dati emersi dalla conferenza stampa del 27 febbraio 2025 sono spaventosi. In sintesi rivelano nel 2024 un aumento del 220% di segnalazioni rispetto al 2023 dato ovviamente dall’incremento degli abusi e dalla più diffusa possibilità di produrre materiale e divulgarlo.

I numeri esposti rappresentano il lavoro attento e premuroso dell’associazione Meter che oltre all’Osservatorio attento offre consulenza e aiuto alle famiglie che si rivolgono al Centro di ascolto.

Dati da capogiro, a partire dagli oltre 2 milioni di video e altrettanti di foto che comprendono scene di violenza sessuale, abusi e pratiche sadiche su bambini e bambine prepuberi o minori con disabilità, indotti a produrre materiale sessualmente esplicito o filmati con il coinvolgimento di animali.

Ricorda del resto don Di Noto che la pedopornografia non è un fenomeno virtuale poco influente, come qualcuno crede, ma la testimonianza di una realtà violenta di abusi e sevizie realmente accadute!

In questo report poi colpisce un dato nuovo: quello della formazione di gruppi chiamati «pedomamma» caratterizzati da materiale relativo ad abusi commessi da madri sui propri figli.

E poi sconvolge l’interesse sessuale dei pedofili di oggi si rivolge alla fascia 0-2 anni.

Prevenzione e riflessioni

Insomma un report su cui riflettere, perché per fare prevenzione c’è bisogno di capire i motivi di questo fenomeno allarmante. Tra tanti, ad esempio ci può stare l’anticipato utilizzo in autonomia della rete e dei cellulari dei genitori inizia già a 3-4 e non trova la vigilanza degli adulti.

Poi l’aumento del «sexting» come «gioco” (ma non lo è) sconosciuto agli adulti, che secondo alcuni studi comincia attorno ai 7 anni quando i piccoli fanno girare tra amici e amichette le proprie foto in abbigliamento intimo.

Ma di questo dovremo tornare a riparlarne.


Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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