«Cari genitori», come aiutare gli adolescenti in ansia?

L’ansia è un’esperienza comune durante la crescita. Per sostenere i ragazzi è fondamentale l’ascolto, che è attenzione, presenza e osservazione
«Cari genitori», come aiutare gli adolescenti in ansia?
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Ogni mercoledì la rubrica «Cari genitori», curata da Giuseppe Pino Maiolo, propone pillole di riflessione educativa, che potranno partire da una notizia di attualità.

Passate le feste con la ripresa si torna subito a parlare di ansia, che interessa sia gli adulti e i giovani. Secondo alcune indagini recenti 6 su 10 sono gli adolescenti che dicono di avere disturbi del sonno, difficoltà di attenzione e concentrazione nello studio. Preoccupa dunque che 1 su 2 ragazzi tra gli 11 e i 19 anni dichiari di aver vissuto almeno un attacco di panico.

Diciamo allora che l’ansia che è esperienza comune durante la crescita, una tensione fisiologica in quanto in adolescenza si fanno i conti con la scoperta del mondo esterno e di quello interno. È paura senza nome in quanto la paura è sempre per qualcosa di specifico (paura di volare o di un brutto voto). È agitazione o allarme per un pericolo sconosciuto dove conta la quantità.

In adolescenza l’ansia può essere utile al processo di individuazione e aiutare l’adolescente ad affrontare i «compiti evolutivi» che servono per diventare grandi e che fanno preoccupare perché è l’epoca in cui si cambia totalmente. Gli adolescenti ansiosi però ci sono e sono quei ragazzi che vivono un’insicurezza e una preoccupazione eccessiva per la loro crescita.

Spesso l’ansia diventa patologica quando manca la capacità di attendere e la fiducia in se stessi e prevale la spinta verso l’individualismo e la competizione sfrenata. Allora l’ansia si colora di tinte fosche che diventa dolore mentale a che si riversa su un corpo che cambia e non piace.

Ma come aiutare gli adolescenti in ansia?

Per prima cosa osservate alcuni comportamenti come il sonno e l’alimentazione. Se dormono meno di cinque ore per notte o senza orari regolari, è importante approfondire ma più di tutto aiutate i figli a capire l’importanza del sonno e discutete con loro regole fondamentali come quella di spegnere alla sera il cellulare e usare la musica per prepararsi al sonno.

Cercate di capire cosa sia la stanchezza e il nervosismo di cui parlano i ragazzi e suggerite piuttosto l’apprendimento di qualche metodo di distensione che le ricerche dimostrano essere utili per gestire l’ansia.

Prima di tutto è fondamentale l’ascolto dei figli, che è attenzione, presenza e osservazione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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