«Cari genitori», l’abuso di alcol tra i giovani e come affrontarlo
Ogni mercoledì la rubrica «Cari genitori», curata da Giuseppe Pino Maiolo, propone pillole di riflessione educativa, che potranno partire da una notizia di attualità.
Da più di dieci anni, gennaio è il mese dedicato all’astensione dall’alcol. Dry January è un’iniziativa anglosassone nata come uno dei tanti buoni propositi di inizio d’anno per arginare l’alcolismo. Ma non tutti sono convinti dei risultati e soprattutto per il mondo giovanile.
Perché in questo momento gli adolescenti sono i più esposti al rischio dell’alcol in quanto nonostante le tante campagne d’informazione e prevenzione iniziano a bere sempre prima.
Binge drinking
Secondo i dati Istat 2022 è in preoccupante aumento il «binge drinking» cioè l’abbuffata alcolica che vien praticata nella fascia d’età 11-25 anni. Si tratta di assumere 5-6 bevande alcoliche nel giro di un paio di ore, con cui ci si ubriaca e non di rado si arriva al coma etilico.
È uno dei tanti eccessi delle adolescenze di oggi che sottolineano l’assenza del confine tra possibile e pericoloso e la carenza di controllo e di limiti da parte degli adulti.
Questa forma di abuso di alcol è tra le pratiche più frequenti. E questo accade nella fase della vita in cui è più forte la tendenza ad agire d’impulso perché le aree cerebrali che presiedono l’autocontrollo non sono totalmente funzionanti e non lo saranno prima dei 21-22 anni.
I nostri giovani così pur conoscendo il pericolo, tendono a esagerare spinti dalla ricerca di immediate ricompense e da tutto ciò che momentaneamente eccita, inebria e faccia star bene.
Che fare per i giovani?
Per prima cosa vi dico che è importante ascoltare e osservare bene la crescita dei propri figli, sapere quali difficoltà stanno affrontando, quali insicurezze stanno attraversando e in che modo vivono le relazioni.
Spesso l’alcol funziona come autocura. Sapere se hanno difficoltà con i pari, se sono isolati e solitari o si sentono esclusi e presi di mira è importante per poterli aiutare.
Serve poi parlare con loro apertamente dell’alcol senza tante prediche. Magari raccontare delle proprie esperienze negative con l’alcol e prendere spunto da fatti di cronaca di uso eccessivo, chiedendo cosa ne pensano.
Poi serve molto esercitare il controllo sui comportamenti eccessivi e contenere le esagerazioni stabilendo regole chiare e adeguate sul consumo di alcolici. Regole e un buon dialogo franco su questo tema è fondamentale e al contempo consente discussione e confronto.
Infine è fondamentale essere coerenti che vuol dire non rinegoziare continuamente i limiti posti e come adulti avere un comportamento che non contraddica quello che diciamo.
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