Carboidrati, dieta e carne? Italiani bocciati in alimentazione

In occasione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione una ricerca mette in luce quanto gli italiani siano impreparati
Alimentazione - immagine simbolica
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Tanta confusione per gli italiani sull’argomento alimentazione. Idee poco chiare sulla terminologia, su quanti pasti è meglio fare e come deve essere un pasto equilibrato. Sei italiani su 10, poi, non sanno che l’acqua è un alimento.

E’ quanto emerge da uno studio di In a Bottle, condotto in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione celebrata questo 16 ottobre. L’indagine è stata condotta con metodologia WOA (Web opinion analysis) su circa 2.500 italiani, sia uomini che donne tra i 20 e i 55 anni, attraverso un monitoraggio sui principali social network, blog, forum e community, per verificare la loro cultura su cibo e nutrizione.

Gli alimenti, per i cittadini italiani, sono solo quelli solidi, che saziano o che fanno ingrassare, tutto ciò che è liquido è considerato semplicemente bevanda. Più della metà degli italiani nel definire cosa sia l’acqua non sa che è un alimento a tutti gli effetti e solo il 23% sa che si tratta di un prodotto certificato dal Ministero della Salute.

In linea generale vige solo l’idea sommaria che «c’è quella minerale e quella di rubinetto». Mentre parlando di residuo fisso oltre un italiano su 2 (circa il 52%) pensa che sia qualcosa che può far male, denotando una scarsa preparazione nel leggere le etichette delle bottiglie d’acqua.

Acqua a parte, manca proprio la cultura dell’alimentazione: i carboidrati sono solo la pasta o i dolci e il metabolismo è qualcosa che ci fa ingrassare. Più di un terzo degli intervistati fa confusione tra calorie e grassi e, sempre parlando di alimentazione bilanciata, solo il 18% sa qual è la giusta composizione di carboidrati, proteine, frutta, lipidi, verdure e acqua, necessari a comporre un pasto equilibrato.

Il 17% poi non sa nemmeno quanti pasti fare in una giornata. La vera spia della scarsa cultura alimentare che impera tra gli italiani si ha, però, quando si parla di terminologia. Un terzo degli intervistati usa a cuor leggero termini senza conoscerne bene il significato: ad esempio i carboidrati per un 21% sono unicamente la pasta o i dolci (17%). O il metabolismo che per ben il 34% è «qualcosa che ti spinge a ingrassare».

A questo si aggiunge la conoscenza scarsa del concetto di dieta, che per molti consiste solo nel «mangiare meno» mentre la dieta mediterranea, famosa in tutto il mondo, i più pensano sia da seguire solo in estate. Solo un quarto degli intervistati ritiene che la dieta sia un regime alimentare che va variato e abbinato a uno stile di vita sano e corretto, per il 72% vuol dire semplicemente ridurre la quantità di cibo. Per quanto riguarda le calorie, più di un terzo degli italiani sembra conoscerne il corretto significato, ma per un buon 28% sono solo i grassi contenuti nel cibo mentre per il 19% è l’insieme delle vitamine. Il punto più basso arriva parlando di dieta mediterranea, uno dei pilastri della cultura italiana, conosciuta però nel nostro Paese solo dal 18%. Il 39% la definisce una dieta con poca carne e ricca di verdure, mentre per il 16% è un tipo di alimentazione da seguire solo in estate.

Per uno stile di vita sano è fondamentale avere una conoscenza base sulla nutrizione: sapere il numero di pasti da fare in una giornata e bilanciare i cibi in base alle loro proprietà nutritive, conoscere la quantità giusta di calorie da assumere e come leggere le etichette. La conclusione dello studio di In a Bottle è lapidaria: gli italiani, a proposito di cibo e nutrizione, hanno ancora tanto da imparare.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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