Boom dell’antidiabetico usato per dimagrire: difficile reperirlo
Sono nati per curare il diabete di tipo 2, ma si stanno rivelando utili anche per perdere peso, proteggendo reni e cuore. Così, farmaci come la semaglutide hanno registrato un’impennata di richieste al punto che, in alcuni periodi (come la scorsa estate), anche nel Bresciano sono risultati difficili da reperire, con conseguenze negative per i pazienti (che si sono trovati a dover rimodulare la terapia), gli ospedali e gli specialisti. Per le persone con diabete questi medicinali sono classificati in fascia A (il costo è a carico dello Stato); per gli obesi in fascia C.
Le raccomandazioni
Il presidente di Cef, Vittorino Losio, conferma che «l’uso di farmaci antidiabetici, come la semaglutide, per il trattamento dell’obesità è in forte aumento. Questo trend riflette la loro efficacia nella riduzione del peso corporeo, ma il loro utilizzo deve essere monitorato attentamente per evitare carenze per i pazienti diabetici. Inoltre, è importante sottolineare che l’uso di questi farmaci per perdere solo qualche chilo può comportare effetti collaterali significativi, tra cui problemi gastrointestinali e rischio di ipoglicemia. L’uso responsabile di questi medicinali, sotto supervisione medica, è cruciale per garantire sicurezza ed equità».
Fascia C
I farmaci di fascia C, ricordiamo, sono quelli il cui costo non viene rimborsato dal Sistema sanitario nazionale. In Italia, nel 2023, la spesa per questo genere di medicinali è stata di 7,1 miliardi (+9,8% rispetto al 2022). Nel 54% dei casi si è trattato di prodotti con obbligo di ricetta. Tra i più richiesti ci sono le benzodiazepine. Tra quelli senza ricetta in vetta c’è l’ibuprofene.
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