Avis, crescono ancora i donatori e arrivano nuove unità di raccolta

Daniele Piacentini
Il sodalizio, forte di oltre 37mila soci, ha presentato ad Adro il bilancio sociale provinciale
Una donazione di sangue - © www.giornaledibrescia.it
Una donazione di sangue - © www.giornaledibrescia.it
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Più donatori, con giovani e donne a fare da traino tra i nuovi volontari. La fotografia scattata dal bilancio sociale dell’Avis provinciale di Brescia restituisce un’associazione solida e in salute.

I numeri

Un centinaio le persone presenti all’incontro, ospitato alla cantina Contadi Castaldi di Adro, in rappresentanza delle 102 sezioni bresciane. La famiglia della donazione di sangue ed emocomponenti può contare su 37.311 soci, di cui 36.084 donatori e 1.227 non donatori. Nell’ultimo anno i nuovi volontari sono stati 4.096, con un saldo positivo di circa 600 unità, tra questi sono più numerose le donne (2.212, pari al 54%; gli uomini sono 1.884, il 46%), un dato in controtendenza rispetto al totale dei donatori (due su tre sono maschi). Tra i neodonatori si registra un numero molto significativo di giovani: il 59% ha meno di 35 anni, di cui la metà nella fascia tra i 18 e i 25 anni.

«Possiamo sfatare il mito secondo il quale i donatori sono principalmente adulti o anziani - ha detto il presidente, Gabriele Pagliarini -. Assistiamo a un riequilibrio che fa ben sperare: se la fascia d’età più rappresentata, in Avis, resta quella tra i 46 e i 55 anni di età (il 26%), gli under 35 sono ormai il 35%». Sul fronte del sangue e degli emocomponenti raccolti, il 2023 ha visto una crescita rispetto al 2022; si è passati da 61.896 unità a 62.795, a un passo ormai dal record del 2021, pari a 63.543.

A spingere verso l’alto i numeri sono la dozzina di Udr, le unità di raccolta dell’Avis - da Adro a Barghe, da Calvisano a Bagolino - che compiono un balzo di quasi il 30%, mentre nei centri di raccolta ospedalieri l’aumento è di poco inferiore al 10%. Numeri che, ha ricordato Pagliarini, consentono all’Avis «l’autosufficienza provinciale per quanto riguarda il sangue intero».

Il futuro

A chiudere le sfide all’orizzonte: Avis approfondirà il lavoro nelle scuole, con tante iniziative e progetti per i più giovani, mentre sul territorio, entro fine anno, dovrebbe aprire l’Udr di Cunettone, che coprirà l’area di Salò, Gavardo e Valtenesi.

I 12 milioni di euro in arrivo da incentivi nazionali, verranno investiti per l’adeguamento sismico e l’efficientamento delle sedi di Montichiari, Rodengo e Brescia, dove si punta a concludere in tempi brevi il dialogo intrapreso con il Comune per rendere di proprietà la struttura di piazzetta Avis, acquisendo il diritto di superficie, per una cifra stimata attorno ai 900mila euro. Info www.avisprovincialebrescia.it. 

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