Avis Brescia, crescono i donatori: 10mila in più negli ultimi due anni

La Redazione Web
Numeri che, come sottolinea il presidente provinciale, «garantiscono l'autosufficienza provinciale di sangue intero»
Un anno d'oro per l'Avis
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Il 2024 che volge al termine è stato un anno d'oro per l'Avis provinciale di Brescia. Merito soprattutto dei donatori: soltanto nell'ultimo biennio, le nuove leve hanno superato quota 10mila. «Si tratta soprattutto di ragazzi d'età compresa tra i 18 e i 35 anni, per noi è un risultato sicuramente positivo» racconta Gabriele Pagliarini, presidente di Avis Brescia.

Autosufficienza

A contribuire alla crescita dei numeri è la dozzina di unità di raccolta dell'Avis tra Adro, Barghe, Calvisano e Bagolino, che registra un balzo appena inferiore al 30%. Nei centri di raccolta ospedalieri, invece, l'aumento è di poco inferiore al 10%. Numeri che, sottolinea Pagliarini, «garantiscono all'Avis l'autosufficienza provinciale di sangue intero».

Le donazioni

Di qui, dunque, l'esigenza di ribadire il valore delle donazioni: «Sono molto importanti, non è possibile creare il sangue in laboratorio. L'unica via è dunque la donazione, anonima, sicura, volontaria e non retribuita».

L'Avis ha deciso di regalare alla cittadinanza il concerto dell'orchestra di fiati «Brixiæ Harmoniæ», che andrà in scena al Teatro Grande il prossimo 14 dicembre: sarà l'occasione per ringraziare chi ha contribuito a rendere speciale questo 2024.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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