Ananas, ma davvero brucia i grassi? Il frutto tra mito e realtà

Tra i falsi miti alimentari, uno in particolare riguarda un frutto tipico della stagione estiva, molto noto e apprezzato soprattutto per la sua funzione di bruciagrassi. Ma l‘ananas brucia davvero i grassi? L’unica risposta possibile è: «Certamente! Ma solo se vai a raccoglierlo d’estate, a piedi, fino in Sud America». Scopriamo insieme perché si crede che questo dolce frutto sia un magico bruciagrassi e quali sono invece i suoi reali effetti sull’organismo.
Come è fatto
Appartenente alla famiglia delle Bromeliacee e originario del Sud America, l’ananas è un frutto decisamente curioso. Tecnicamente anche definirlo frutto sarebbe inappropriato: in realtà risulta essere una infruttescenza, ovvero l’insieme dei frutti derivati dagli ovari di una infiorescenza, che donano all’ananas la tipica forma esterna «a cubetti». È composto da acqua, proteine, lipidi, glucidi, vitamine e vari microelementi, come calcio, fosforo, ferro, magnesio e potassio, ma la vera componente responsabile della sua reputazione come bruciagrassi è un enzima, la bromelina, contenuta principalmente dal gambo del frutto. Capiamo insieme il perché.
Ananas: perché si crede possa bruciare i grassi

Alzi la mano chi non ha sentito dire almeno una volta la frase «mangio un pezzetto di ananas perché aiuta a bruciare i grassi»: da sempre a questo frutto vengono abbinate proprietà bruciagrassi, tanto da giustificarne il consumo dopo pasti abbondanti o addirittura dopo il dolce. Tutti hanno creduto almeno una volta a questa diceria, che ha comunque delle «basi scientifiche». Dal punto di vista nutrizionale, come accennato sopra, l’ananas risulta composto dal 90% di acqua, tante fibre, vitamine e minerali, ma pochissime kcal (circa 40/100g). Queste caratteristiche lo rendono già di per sé adatto ad un regime ipocalorico, ma questo non basta a definirlo come frutto capace di stimolare la perdita di grasso corporeo. Da dove deriva quindi la credenza che ci aiuti a stimolare il metabolismo lipidico?
La bromelina
Come sempre accade per credenze e leggende, c’è sempre un punto di origine: quella sull’ananas è strettamente legata ad una particolare sostanza, presente in questo frutto e in pochissimi altri alimenti. Ci stiamo riferendo alla bromelina, un enzima in grado di stimolare la digestione delle proteine, e che viene infatti spesso usato anche a livello industriale per rendere più morbide alcune carni (e somministrato proprio per questo a chi soffre di gonfiori digestivi). Questo enzima possiede un’attività che viene definita proteolitica: in grado quindi di rompere i legami peptidici tra proteine. Grazie a queste caratteristiche, la bromelina risulta in grado di scindere la complessa struttura proteica, in modo da permettere al corpo di digerire ed assorbire i nutrienti derivati dalle proteine, scartando invece le parti non utili.
Oltre a questa capacità, alla bromelina sono attribuite ulteriori proprietà che la rendono credibile come dimagrante: agisce infatti anche come potentissimo antiinfiammatorio, utile nel ridurre i sintomi di edema, cellulite e ritenzione idrica. In poche parole, significa che riesce ad esercitare la sua funzione lavorando sull’accumulo di liquidi e, anche se può sembrare strano o poco noto, è proprio l’infiammazione il principale responsabile della formazione della ritenzione idrica, tramite una serie di meccanismi che si autoalimentano. Infatti, se siamo infiammati sarà più facile sviluppare disturbi come edema o cellulite, che a loro volta promuovono sintomi pro-infiammatori. Si entra così in un circolo vizioso dal quale risulta difficile uscire.
I benefici reali dell’ananas e della bromelina
La bromelina ci viene in aiuto per sbloccare la situazione: non riduce l’infiammazione inibendo la cascata dell’acido arachidonico, ma al contrario è in grado di promuovere la produzione di una serie di sostanze ad azione antinfiammatoria, chiamate citochine.

La bromelina aiuta inoltre a ridurre il gonfiore agli arti inferiori, a drenare i liquidi, a diminuire il dolore causato da ferite o lesioni, a trattare la dismenorrea, è efficace sulla tromboflebite, risulta essere un buon mucolitico e decongestionante e sembra anche potenziare l’effetto di alcuni antibiotici e farmaci. Fa quindi molto più di una semplice azione bruciagrassi.
Pur non facendo direttamente dimagrire (anche se indirettamente può aiutare, come abbiamo appena visto, a mantenere sotto controllo il gonfiore e a ridurre l’infiammazione), l’ananas è un frutto rinfrescante, gustoso ed un ottimo alleato della salute. Ma, come succede per una buona parte degli enzimi (e delle proteine), la bromelina è sensibile al calore; la sua struttura viene quindi «denaturata» quando esposta a temperature troppo elevate.
La cottura, infatti, è nemica di questa sostanza, che viene distrutta e persa di conseguenza anche solo con un passaggio in padella.
Anche l’ananas in scatola perde molte delle sue proprietà benefiche e non è utile in senso dimagrante: la bromelina, infatti, si trova soprattutto nel gambo e nelle parti fibrose, che vengono sempre scartate per produrre le fette perfette contenute nelle lattine (e che comunque risultano per la maggior parte immangiabili, troppo dure da masticare e non molto piacevoli al palato).
Ananas e dimagrimento: è quindi tutta una truffa?
La risposta è, ovviamente, no. L’ananas è un ottimo alimento, e la bromelina ha dimostrato possedere tantissimi effetti benefici per la salute, che la rendono un componente essenziale di moltissimi integratori (dai drenanti a quelli con effetto realmente termogenico).
Consumare integratori con questo enzima o direttamente questo frutto, soprattutto in estate, può sicuramente darci diversi benefici. Ma no, da solo non stimola il dimagrimento. Non esistono sostanze naturalmente in grado di farlo, o almeno non in senso stretto. Nemmeno la magica bromelina.
Anche se non brucia i grassi, l’enzima sicuramente migliora la circolazione, riesce a mitigare i sintomi di disordini o bruciori gastrici, sostiene il metabolismo cellulare, il trofismo cutaneo ed il riassorbimento di edemi e agenti infiammatori.
La bromelina viene spesso utilizzata con soddisfacenti risultati soprattutto da donne, contro il ristagno di liquidi ed in particolare contro il gonfiore degli arti inferiori. L'integrazione di bromelina è indicata per favorire la funzione digestiva, coadiuvando il processo digestivo se assunta ai pasti. Inoltre, funzionerà anche come sostegno per il drenaggio dei liquidi corporei e per la funzionalità del microcircolo, alleviando la sensazione di gambe pesanti e contrastando gli inestetismi della cellulite.
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