Aglio e cipolla: alleati contro il tumore allo stomaco
Sabato 31 gennaio torna l’appuntamento con le arance della salute di Airc per combattere il cancro anche a tavola. Per approfondire il legame tra alimentazione e salute, pubblichiamo un controbuto di Carlotta Galeone, epidemiologo biostatistico, autore di 90 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali, vincitrice nel 2010 del premio per giovani ricercatori intitolato a Giulio Alfredo Maccacaro. Galeone è una ricercatrice sostenuta da AIRC in quanto è risultata vincitrice di un progetto di ricerca dal titolo «Advancing the aetiology of soft tissue sarcoma: isk factors in an epidemiological interdisciplinary study»
Il tumore allo stomaco è il terzo tumore più frequente al mondo ma in Italia, date le buone condizioni igieniche e di conservazione degli alimenti, rappresenta il nono più frequente. Tuttavia la sopravvivenza a questo tumore è decisamente scarsa (50% a 1 anno e 30% a 5 anni dalla diagnosi) e causa quasi 6.000 morti l'anno.
A parte l’infezione gastriche croniche causate da Helicobacter Pylori, riconosciuta come principale fattore di rischio per questa patologia, per il tumore allo stomaco la dieta ha un ruolo rilevante nella prevenzione, più che per altre patologie oncologiche.
In particolare, è stato provato che una dieta ricca di carne (specie se rossa), di salumi e più in generale di un alto consumo di sale e alimenti conservati (come ad esempio in salamoia) aumenta la probabilità di sviluppare il tumore allo stomaco. Viceversa, una dieta ricca in verdura e frutta è stata associata a una riduzione di rischio.
Fra i principali alleati del benessere gastrico sono inclusi anche due ingredienti tipici della dieta mediterranea: l’aglio e la cipolla. La conferma arriva da uno studio italiano condotto dalla dottoressa Carlotta Galeone, giovane ricercatrice del Dipartimento di Epidemiologia del Mario Negri in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano e pubblicato sulla rivista «Molecular Nutrition & Food Research».
In questo studio sono state raccolte informazioni da 230 pazienti con tumore allo stomaco, per verificare le loro abitudini alimentari incluso il consumo di aglio e cipolla. Tali dati sono stati confrontati con quelli di 547 persone che non avevano né il tumore né altre patologie dello stomaco.
È stato evidenziato che il consumo di due o più porzioni di cipolla alla settimana (corrispondenti ad almeno 160 grammi) riduce del 40% il rischio di contrarre il tumore, mentre per l'aglio si stima una riduzione del 30%, se assunto almeno una volta al giorno. Tali riduzioni tuttavia si riferiscono a uno studio che ha incluso un numero limitato di persone e per questo i risultati devono essere presi con cautela.
Per avere una visione più completa sul ruolo di questi ortaggi nella prevenzione del tumore allo stomaco, i ricercatori hanno proseguito la ricerca conducendo una meta-analisi sull’argomento.
Per realizzare tale studio, hanno raccolto tutti gli articoli pubblicati condotti nel mondo su riviste scientifiche e hanno sintetizzato le evidenze. Sono stati selezionati 26 articoli per un totale di oltre 10.000 casi di tumore allo stomaco.
I risultati della meta-analisi confermano una riduzione di rischio di sviluppare tumore allo stomaco per alti consumi di aglio pari al 40% e di cipolla pari al 45%.
Tuttavia, occorre essere cauti a interpretare questi risultati, poiché la riduzione di rischio osservata potrebbe essere causata in realtà da un più corretto stile di vita generale di chi consuma aglio e cipolla. Infatti è probabile che chi consuma alti livelli di questi ortaggi, consumi in generale più frutta e verdura.
Riguardo ai possibili meccanismi biologici che spieghino l'effetto protettivo di questi alimenti, l'attenzione è rivolta soprattutto ai composti organo solforati, che conferiscono ad aglio e cipolle il tipico odore e sapore, che è stato dimostrato avere proprietà antibatteriche (particolarmente importanti per bloccare l'infezione da Helicobacter Pylori) e di inibizione della proliferazione cellulare tumorale. Inoltre le cipolle sono particolarmente ricche di quercitina, un flavonoide dall’azione antiossidante e antiinfiammatoria, nota per il ruolo benefico nella prevenzione di malattie cardiovascolari.
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