A Obiettivo salute stasera si parla dell’ictus

Alle 20.30 su Teletutto con Daniela Affinita ci saranno i professionisti della Stroke Unit della Poliambulanza
Daniela Affinita conduce Obiettivo salute su Teletutto
Daniela Affinita conduce Obiettivo salute su Teletutto
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L’ictus cerebrale costituisce la seconda causa di morte e la terza di disabilità a livello mondiale, la prima se consideriamo solo gli anziani. In Italia l’ictus cerebrale ha un’incidenza del 6,5%.

È possibile riconoscere un ictus se, improvvisamente e senza dolore, compaiono uno o più di questi sintomi: bocca storta, braccio debole, difficoltà a parlare, difficoltà a vedere oppure, all’improvviso, compare un forte mal di testa mai provato prima, accompagnato spesso da nausea, vomito e perdita di coscienza.

«È importante per tutti conoscere questi sintomi - sottolinea il Eugenio Magni, direttore dell’UO di Neurologia di Fondazione Poliambulanza - per chi è ad alto rischio di ictus (anziano, iperteso, diabetico) lo è ancora di più e bisogna reagire tempestivamente chiamando il 112». La chiamata al 112 per sospetto ictus allerta da subito il Pronto soccorso di destinazione per l’attivazione di un percorso dedicato e qualificato. La presa in carico del paziente viene fatta dall’équipe della Stroke Unit, l’unità di ricovero subintensiva, dedicata alla cura nelle fasi iperacute di pazienti affetti da ictus cerebrale. La Stroke Unit rappresenta il modello più avanzato ed efficace di trattamento dei disturbi cerebrovascolari acuti e l’unico in grado di ridurre significativamente mortalità e disabilità legati alla malattia.

Se ne parla stasera alle 20.30 a «Obiettivo salute», la trasmissione di Teletutto dedicata alla salute. Con Daniela Affinita, la Stroke Unit di Fondazione Poliambulanza con il dott. Magni, la dott.ssa Chiara Mulè, direttrice UO di Riabilitazione, il dott. Paolo Terragnoli, direttore del Pronto soccorso, il dott. Guido Squassina, dell’UO di Radiologia e il dott. Paolo Invernizzi, neurologo specializzato Stroke.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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