A Obiettivo Salute la videocapsula che filma l'intestino umano

Per la prima volta, in tutta Europa, Fondazione Poliambulanza utilizza un sistema di intelligenza artificiale di avanguardia
Daniela Affinita, conduttrice di Obiettivo Salute
Daniela Affinita, conduttrice di Obiettivo Salute
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Una videocapsula come alternativa alla colonscopia. Per i pazienti che soffrono di malattie del piccolo intestino c'è un nuovo sorprendente strumento in grado di accorciare nettamente i tempi necessari a diagnosticare la patologia da cui sono affetti.

Per la prima volta, non solo in Italia, ma in tutta Europa, Fondazione Poliambulanza utilizza un sistema di intelligenza artificiale di assoluta avanguardia, in grado di estrapolare le immagini più rilevanti ai fini diagnostici dal filmato che registra una video-capsula mentre attraversa l'intestino umano. Al paziente basterà ingerire una piccola "pillola" e un po' d'acqua. Durante il passaggio attraverso l'apparato digerente, la capsula acquisisce immagini, simili a quelle ottenute dagli endoscopi, e le trasmette al registratore, indossato dal paziente.

La prima videocapsula con intelligenza artificiale
«Ma non è qui la novità - ci spiega Cristiano Spada docente presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore e Direttore dell'Unità Operativa di Endoscopia Digestiva e Gastroenterologia di Fondazione Poliambulanza - questo sistema è già in uso da alcuni anni in vari centri di Italia e nel mondo. È invece il passaggio successivo ovvero, non sarà il medico a dover guardare ore di filmato per cercare le lesioni. L'intelligenza artificiale è non solo un ausilio per il lavoro umano, ma permette addirittura di farlo meglio. La revisione del video è solitamente molto lunga: può durare anche 1 ora. Con l'ausilio del software, per la revisione del filmato, occorrono 5-6 minuti».

Minore dispiego di tempo, maggior numero di pazienti che possono essere esaminati. Un aspetto di rilevante importanza se si considera che l'esame endoscopico consente di individuare la presenza di malattie come emorragie digestive, neoplasie del piccolo intestino, malattie infiammatorie croniche intestinali come il morbo di Crohn.

Il Prof. Spada sarà ospite questa sera alle 20.30 su Teletutto a Obiettivo Salute con Daniela Affinita e la sua equipe: la dottoressa Paola Cesaro, medico responsabile dell'UO di gastroenterologia ed endoscopia oncologica, il prof. Francesco Di Pierro, biologo, farmacologo e dottore di ricerca in immunologia e la dottoressa Manuela Codazzi dell'UO di endoscopia digestiva. «La colonscopia con videocapsula consente di fare solo diagnosi, al contrario di quella tradizionale che all'occorrenza può essere utilizzata anche come terapia, per esempio per l'eliminazione di eventuali polipi».

In questo modo, anche solo rispondendo in parte alle richieste diagnostiche - ci spiega il prof. Spada - le stesse che portano a una colonscopia, come dolore, presenza di sangue nelle feci, diarrea, per evidenziare la presenza di patologie neoplastiche o malattie infiammatorie cronico-intestinali, per esempio. La videocapsula libera posti per chi ha bisogno dell'endoscopia come terapia, spiega Spada. E tutto questo diventa ancora più importante in epoca Covid-19: «Se posso ricorrere a un esame che si esegue a casa, porto i pazienti fuori dagli ospedali. Il vero limite attuale all'utilizzo diffuso della videocapsula è rappresentato dai costi elevati».

 

 

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