Yearbook: la guida per rivivere un anno di canestri
Ritorna lo Yearbook del basket bresciano presentato in una serata con moltissimi ospiti (otre 80 i presenti) ad affollare la Sala Libretti del Giornale di Brescia. Fra loro: Matteo Bonetti, Sandro Santoro e Graziella Bragaglio della Germani Brescia Leonessa, Bortolo Bonomi e Alessandro Crotti della Virtus Lumezzane, Adriano Scaroni e Davide Apollonio del Prevalle, Matteo Linetti della Verolese, Fabio Fossati, Giuliano Aradori, Mauro Montini (già dirigente del Brescia Basket fra gli anni '80 e '90), Mauro Ferrari della Germani oltre a moltissimi altri fra rappresentati dei club bresciani ed addetti ai lavori.
Per scoprire un volume (in edicola da oggi con il GdB a 3,80 euro) creato per celebrare un'altra grande annata di pallacanestro, sempre contraddistinta dalla straordinaria passione di un territorio e una città che possiamo ormai definire una vera «Basket City». Uno sport che sempre di più sta riuscendo ad appassionare e coinvolgere i tifosi sparsi in tutta la provincia, che vede la Germani essere la punta di un iceberg dalla base sempre più grande.
«È emozionante vedere così tanto entusiasmo verso questo sport - dice Matteo Bonetti patron del Basket Brescia Leonessa introdotto da Cristiano Tognoli, che vede Brescia avvicinarsi ai vertici. In questa stagione siamo riusciti a coronare il sogno di portare l'Europa in città e riaprire la grande casa del basket in città. Siamo carichi per prossima stagione: ci sarà l'Europa e lo faremo tornando in un palazzetto che sarà la casa del basket».
La serata del GdB, trasmessa in streaming, è stata arricchita dall’arrivo (non era annunciata) della presidentessa della Germani Graziella Bragaglio: «Lo Yearbook è uno strumento che aiuterà ad affezionare ancora di più a questo sport - dice - mettendo in luce il grande lavoro che tutti i club fanno ogni anno con grande fatica, ma con una passione incredibile».
Non solo sorrisi, perché ci sono state anche le delusioni di alcune retrocessioni, come quella di Orzinuovi dalla A2: «Dobbiamo ricominciare dalla passione e ricreare entusiasmo - spiega Marcello Filattiera, General Manager dell'Agribertocchi - e a questo proposito stiamo allestendo un roster che speriamo faccia divertire. È stata una stagione dura, ma abbiamo imparato molto e siamo prontissimi per il prossimo anno in B».
La pallacanestro bresciana in questi anni sta crescendo e il merito va anche a tutti i club che creano il fitto sottobosco delle minors: «Le società hanno costruito un movimento che si sta assestando ai vertici del basket italiano - spiega Andrea Sina, presidente della Fip Brescia e delegato nel consiglio Fip della Lombardia - e che vede il Basket Bescia Leonessa a farne da capofila, anche a livello giovanile con la loro Under 15 giunta alle finali nazionali».
Un basket bresciano che, seppur riesca a portare talento in giro per il mondo, come testimonia la chiamata in Nba di Sergio Scariolo, fatica a sfornare nuovi talenti. E non manca poi il ricordo sentito del grande e compianto Marco Solfrini, la cui eredità è stata raccolto da Pietro Aradori, senza però fare paragoni: «Finalmente torniamo all'Eib - dice Giuliano Aradori, papà di Pietro - e per noi bresciani vuol dire tantissimo, ma come movimento dobbiamo per fare un salto di qualità, soprattutto a livello giovanile».
Per quanto riguarda Pietro e Marco, invece, spiega: «Non sono paragonabili perché uno è diverso dall’altro». Al termine della serata sono state consegnate da Matteo Linetti e Andrea Sina delle targhe di riconoscimento alla Germani per i risultati, Prevalle e Chiari per le rispettive promozioni e al Sarezzo e alla Virtus Lumezzane per la loro nuova sinergia, in particolare a livello giovanile.
Ecco la registrazione integrale dell'incontro:
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