Una guida per (ri)scoprire tutte le ricchezze della Valcamonica
In Valcamonica bisogna proprio desiderare di andarci. Come altri luoghi che si trovano fuori delle grandi rotte di viaggio non capita di passarci per caso. Ed è un peccato perché non si immagina quante ricchezze la Valle riserva ai visitatori.
«Un territorio vastissimo, una valle lunghissima che diventa spartiacque tra Brescia e Bergamo proprio alla vigilia del 2023, quando saranno capitali della Cultura», ha spiegato Nunzia Vallini, direttore del nostro giornale presentando in sala Libretti il sesto capitolo de «I tesori nascosti della Valle Camonica», 500 pagine con testi di Marcello Zane e fotografie di Basilio Rodella edite da Liberedizioni e Bams in vendita da due giorni con la copia del GdB.
Si (ri)scopre un territorio che stupisce per l’originalità, per non dire ricchezza, di luoghi e manufatti in grado di coprire oltre 5mila anni di storia, dalle incisioni rupestri (primo sito Unesco italiano), alla romanità, dai castelli medievali all’arte che congiunge il XIII secolo al Novecento e al suo carattere industriale. Una guida per conoscere il contesto di una storia e una geografia del tutto originale, per comprendere la pienezza dell’arte che le comunità camune conservano e in qualche misura ancora nascondono ai clamori di esagerati coinvolgimenti.
Patrimonio
«Una forte valenza identitaria che si offre alla inesauribile scoperta, ad una vocazione turistica ormai assodata - ha ribadito Marcello Zane -. Un patrimonio d’arte e di cultura di straordinaria bellezza e importanza. I tesori che narriamo non sono solo l’inestimabile valore custodito nelle chiese e nei musei. Sono i tratti dell’atmosfera che si respira in valle, attraverso l’arte è vero, ma anche le leggende, le tradizioni, l’enogastronomia che si è affermata ben oltre i confini montani».
Insomma, un excursus che Rodella ha puntigliosamente documentato in oltre mille chiese nei 40 Comuni visitati traendone documentazione anche per la gita domenicale e la conoscenza, a volte lacunosa, a livello locale. Una Guida per ideare il proprio percorso, fra enogastronomia e pratica sportiva, relax termali e visita a castelli o ville liberty, chiesette campestri e centrali idroelettriche.
Alla presentazione hanno partecipato Filippo Ferrari per la Provincia; don Giuseppe Mensi dell’ufficio Beni Culturali della Curia; Mauro Salvatore, direttore del Museo Diocesano e Ambrogio Paiardi della Fondazione Brescia Eventi. Tutti concordi nell’affermare quanto l’opera sia significativa. Alla collana, dedicata già al Garda, alla Bassa, Valtrompia, Vallesabbia, Franciaccorta e Sebino e ora alla Valle Camonica, si aggiungerà in autunno l’ultimo volume dedicato a Brescia e ai Comuni dell’hinterland.
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