«Modello Brescia» per il Recovery plan: il GdB apre il cantiere
C’è spazio per una Next Generation Brescia? Se sì, attraverso quali canali? Con quali criteri? Attorno a queste domande si svilupperà domani il confronto a più voci promosso dal Giornale di Brescia su piattaforma digitale e che si prefigge di collegare Brescia con Bruxelles e Roma. Un dibattito che si propone come concreto, pratico, che vuole offrire alle diverse realtà associative e di categoria del territorio - già impegnate in prima fila per un piano di rilancio economico locale, ma non solo - l’interlocuzione diretta con chi, in Europa, può dare risposte concrete.
Il programma
I lavori inizieranno alle 9.30 con l’introduzione del direttore del GdB Nunzia Vallini e il saluto del sindaco Emilio Del Bono, a nome della città, agli ospiti collegati. La parola passerà ai relatori - introdotti da Monica Frassoni, presidente di European Alliance to Save Energy - che al termine dell’incontro risponderanno alle domande. Aprirà la serie Marco Buti, capo di gabinetto del commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, seguito da Mario Nava, della direzione generale per il sostegno alle riforme strutturali della Commissione europea. Quindi sarà la volta di Claudia Canevari, a capo dell’unità Efficienza energetica: politica e finanziamenti della Commissione europea.
Da Bruxelles a Roma, perché sarà il Governo a dover indicare i progetti da proporre per i finanziamenti. In collegamento web prenderà la parola Antonio Misiani, viceministro all’Economia.
Modello Brescia
Il Recovery Plan, lo sappiamo bene, è un’opportunità unica da non perdere, sulla quale il dibattito anche politico in questi giorni è incandescente. Quali spazi ci sono, se ci sono, per le realtà locali? È possibile immaginare un «modello Brescia» capace di fare scuola? Sul fronte locale il «cantiere» è aperto con l’alleanza per lo sviluppo sostenibile promossa dall’Università Statale che ha coagulato attorno a sé diverse forze, manifestando anche l’intenzione di allargarsi ulteriormente per evitare che vengano disperse energie in azioni singole. È così nata una Cabina di regia costituita da sette soggetti, privati e pubblici, che si prefigge di fare da «Centro di sviluppo sostenibile» (Css).
Le finalità sono scritte nero su bianco e sottoscritte, oltre che dall’Università Statale, anche da Camera di Commercio, Confindustria Brescia, Ubi-Fondazione Cab, A2A con il patrocinio di Comune e Provincia. Obiettivo: predisporre una strategia territoriale per lo sviluppo sostenibile.
La domanda
Ma c’è la possibilità di accedere a fondi europei? Come? Ecco perché il GdB ha invitato i protagonisti «tecnici» della Cabina di regia, ma non solo, offrendo alle realtà territoriali la possibilità di interloquire direttamente con chi può dare risposte indispensabili per capire che direzione prendere. Oltre a sindaco Del Bono, il presidente di Confindustria Brescia Giuseppe Pasini, il rettore Maurizio Tira, l’amministratore delegato di A2A Renato Mazzoncini, il presidente della CdC Roberto Saccone e il presidente di Fondazione Cab Italo Folonari, interverranno - e faranno domande dirette ai relatori - il presidente dell’Ance (Costruttori) Massimo Angelo Deldossi, il presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini; il presidente di Confcooperative Marco Menni ed Ettore Brunelli, presidente Consulta per l’ambiente di Brescia.
I lavori termineranno alle 13. L’intero incontro può essere seguito in streaming su www.giornaledibrescia.it. Se la rete delle realtà locali riterrà possibile e utile, sulla base delle indicazioni ricevute, procedere nella progettazione di una Next Generation Brescia, i lavori potranno venire aggiornati a gennaio quando, accanto alla progettazione concreta, si potranno coinvolgere i rappresentanti della politica a tutti i livelli.
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