Mario Del Pero e «l’era Obama» venerdì in Sala Libretti
Da decenni nessuna figura politica ha attirato tante aspettative da parte dell’opinione pubblica mondiale come l’ex presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Ai suoi otto anni alla Casa Bianca, ma soprattutto alle sue politiche, è dedicato l’ultimo libro di Mario Del Pero «Era Obama. Dalla speranza del cambiamento all’elezione di Trump», edito da Feltrinelli.
Del Pero, professore di Storia internazionale presso l’Institut d’etudes politiques di Science Po di Parigi ed editorialista del nostro giornale, è stato ospite venerdì 31 marzo alle 18 al Giornale di Brescia in Sala Libretti per presentare la sua ultima fatica editoriale e ha dialogato con Carlo Muzzi.
Se per certi versi sarà solo la storia a dirci quanto Obama abbia inciso sulla politica americana e mondiale, dall’altro è chiaro che la sua elezione nel 2008 ha rappresentato una svolta. Come dice lo stesso Del Pero: «L’elezione del primo presidente nero nella storia degli Usa costituisce una cesura di tale portata simbolica da rappresentare uno di quei tornanti che si usano per periodizzare l’era contemporanea».
Dopo l’entusiasmo trascinante del 2008 e le grandi speranze di tutto il mondo, però, Obama ha dovuto fare i conti con molti problemi sul fronte interno e su quello estero. Così sono state realizzate riforme come l’Obamacare (che per ora Trump non è riuscito a smantellare), o la Dodd-Frank che doveva limitare il potere di Wall Street ed ora anch’essa nel mirino dei repubblicani. Per quanto riguarda la politica internazionale, Obama ha invece forse tentennato troppo, pur centrando due colpi notevoli come l’accordo con l’Iran per il nucleare civile e la fine del bloqueo di Cuba.
Ma quale è il lascito di Obama? Ecco la registrazione integrale dell'incontro (che è stato trasmesso in diretta streaming sul nostro sito):
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