«Il Cartomante»: una poliziotta romana tra i segreti di Brescia
Vittoria Troisi: complessa e stratificata, tormentata, ex alcolista, forte per necessità di sopravvivenza e spirituale con naturalezza. Vittoria Troisi: commissario capo della Questura di Brescia catapultata da Roma nella nostra «piccola e grande» città, a lei sconosciuta, a noi così cara. Vittoria Troisi nasce dalla penna di Irma Cantoni e fa la sua comparsa per la prima volta proprio ne «Il Cartomante»: il pubblico bresciano conosce Cantoni per «Il bosco di Mila», vincitore nel 2017 del premio «Fai viaggiare la tua storia» promosso da Libromania e Autogrill, e «I segreti di Palazzo Moresco», ma è con questo romanzo che la scrittrice dipinse per la prima volta i tratti del commissario Troisi.
Personaggio stratificato, non semplice, umano, femminile e maschile al contempo, Vittoria Troisi di Irma Cantoni è un bell’esempio di una letteratura noir in rosa che in Italia stenta ad avere successo, al contrario della schiera di gialliste nordiche e americane che hanno regalato ai lettori protagoniste indelebili. E come nel «Cartomante» si accenna alle difficoltà della «polizia femminile» e delle sue rivendicazioni dagli anni Settanta ad oggi, così questo libro diviene pietra miliare per una nuova affermazione letteraria. La storia.
La trama de «Il cartomante» si dipana veloce e fresca, in un intreccio continuo che contribuisce a non staccarsi dalle pagine: ragazzini annoiati che cercano nella droga un mondo diverso, genitori alle prese con un’adolescenza indomabile, donne di mezza età distanti tra loro per estrazione sociale e per aspirazioni, giovani ricchi fraudolenti e meschini, scambi ludici di identità che sfuggono di mano… Tanti personaggi, tante storie, con le micro trame che ruotano attorno alla macro storia, quella dello scontroso e avido cartomante del titolo, Eugenio Bilotti, personaggio in bilico tra la cattiveria e la compassione, il cui delitto diviene punto di partenza tanto delle indagini di Vittoria Troisi quanto dell’indagine più profonda e psicologica di Irma Cantoni nel cuore e nella vita della sua miriade di protagonisti.
Tutti sono sospettati, tutti avrebbero un motivo. La suspense cresce a puntino, in un sopraffino gioco di ricami di penna in cui la scrittrice si destreggia benissimo. Parole in dialetto. Qua e là Irma Cantoni sparpaglia detti in dialetto, parole colloquiali che un bresciano riconoscerà come familiari, confortevoli. Sant’Eufemia e San Polo, il Castello e piazzale Arnaldo (fino ad arrivare a Desenzano e ai Campiani) divengono, nelle parole e nei luoghi descritti dettagliatamente, protagonisti tanto quanto gli esseri umani così ben tratteggiati nel romanzo.
Ed è bellissimo leggere le strade, scorrere le descrizioni dei bar e dei vicoli e immaginarseli perfettamente, con la facilità con cui si visualizzano luoghi quotidiani, con la piacevolezza di una strana sensazione data proprio dall’inchiostro su carta che li immobilizza, li cristallizza, li nobilita e li proietta in una dimensione immaginaria. Ad emergere, alla fine, sono le debolezze, le profondità e le oscurità umane, condite dal classico piacere della lettura di una buona e intrigante indagine. Finalmente al femminile.
«Il cartomante» sarà in vendita con il GdB nelle edicole dal 4 luglio. Il 3 luglio alle 18.30 il thriller verrà presentato in Sala Libretti del GdB inv ia Solferino 22. dall’autrice, insieme al vicedirettore del Giornale di Brescia, Gabriele Colleoni, e Antonio La Gala, Web & Digital Manager di DeA Planeta Libri, che pubblica il volume . Al termine l'autrice autograferà le copie del volume disponibile in anteprima. Per partecipare all'incontro è richiesta la prenotazione al numero 030.3790212 o per e-mail: salalibretti@giornaledibrescia.it. Il convegno potrà essere seguito anche in streaming qui sul nostro sito.
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