Transizione 4.0: è il momento giusto per investire

Diciamo pure che aspettiamo un po' tutti trepestanti il via libera formale a questi 24 miliardi di euro che, sia pure malcontati, sono 48 mila miliardi - 48 mila miliardi - di ex lire. Ricordato questo, ci sono alcuni aspetti dello stanziamento, al di là ed oltre la cifra, che meritano una segnalazione. E li sintetizziamo con Marco Belardi, ex presidente degli Ingegneri bresciani, consulente del ministero allo Sviluppo Economico nonché presidente del Comitato Tecnico 519-Uni Tecnologie abilitanti Industria 4.0. In sostanza è uno che sta nella cabina di regia del 4.0.

«La prima cosa molto positiva è l'allungamento dei tempi. Sarebbe stato opportuno arrivare ai tre anni pieni per dare una prospettiva temporale più solida ma diciamo che arriviamo a 28 mesi circa considerando che l'agevolazione è di fatto già operativa (dal 16 novembre scorso) e terminerà a fine 2022 con possibilità di proroga. Si è deciso di far partire la misura dalla metà di questo mese perché - commenta Belardi - come spesso accade la legge di bilancio dello Stato viene approvata a ridosso del fine anno e quindi si sarebbe di fatto congelato il mercato in questi due mesi perchè le aziende avrebbero aspettato il nuovo anno per fare ordini. E invece no: gli ordini possono partire da ora. E poi sottolineo l’asset per le Pmi che possono recuperare il credito d'imposta in un solo esercizio, anche se per il solo 2021. Da una parte pago il fornitore dall’altro avvio il recupero fiscale. Quando mai?».