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La legge di Bilancio rilancia la formula del credito d’imposta

L’accesso alle agevolazioni è ad ampio spettro: smart working, innovazione, formazione e pubblicità
Il credito d’imposta è lo strumento chiave individuato dalla legge di Bilancio
Il credito d’imposta è lo strumento chiave individuato dalla legge di Bilancio
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Ogni fine dell’anno l’attesa per la legge di Bilancio è quasi spasmodica. Ogni anno e soprattutto quest’anno. Attualmente in fase di discussione in Parlamento, il testo normativo riscrive completamente il piano degli incentivi fiscali puntando a sostenere le imprese impegnate a far fronte alla pandemia, che ha stravolto gli equilibri e costretto gli attori economici a confrontarsi con scenari inimmaginabili solamente 365 giorni fa. E la manovra si adegua a ciò, in parte anticipando le misure del Piano Transizione 4.0 e in parte introducendo ulteriori benefici fiscali per il triennio 2021-2023.

Nello specifico la nuova legge prevede l’incremento delle intensità d’aiuto e dei massimali di spesa sia per il credito d’imposta beni strumentali, sia per ricerca, sviluppo e innovazione, sia sul fronte della formazione 4.0. Il Bonus beni strumentali (ex super e iper ammortamento) viene prorogato al 2022 con nuove aliquote e nuovi massimali di spesa: in vigore dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2021, varia a seconda che riguardi beni materiali 4.0 (nuova aliquota dal 30 al 50%), ordinari materiali e immateriali (aliquota dal 10% al 15% in caso di investimenti per lo smart working), immateriali 4.0 (aliquota al 20%). Il Bonus ricerca e sviluppo, innovazione e design viene invece prorogato al 31 dicembre 2022 (le aliquote sono comprese dal 10 per cento al 20 per cento). Quindi, per poter accedere al beneficio occorrerà presentare una relazione tecnica asseverata che illustri il progetto, le finalità e i risultati delle attività e sono ammesse anche le quote di ammortamento dei software.

per il biennio 2021-2022 le aziende potranno anche godere del «Credito d’imposta per le attività formative del personale sulle tecnologie 4.0» con un incentivo graduato in base alla dimensione, fino ad un massimo di 300 mila euro per nuove spese. Confermata inoltre, con un plafond di 370 milioni, la Nuova Sabatini per l’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature di fabbrica a uso produttivo e tecnologie digitali (hardware e software), attraverso un contributo in conto impianti che, da quest’anno, sarà erogato in un’unica soluzione a favore di tutte le pmi per investimenti superiori a 200 mila euro. Pubblicità. Prorogato al 2021-2022 anche il Credito d'imposta pubblicità, con un sostegno del 50% per gli investimenti effettuati sui quotidiani, periodici (anche online) e servizi digitali.

La legge di Bilancio 2021 prevede la reiterazione del sostegno pensato per le aree di crisi industriale (riconversione e riqualificazione produttiva), con un incremento di dotazione di 150 milioni per il 2021, 110 per il 2022 e 30 per ciascun anno dal 2023 al 2026. Previsti anche 40 milioni a sostegno dell’imprenditoria femminile e delle imprese creative (per il 2021 e il 2022). Turismo. Non mancano però le novità. Fino ad un massimo d’investimento di 7,5 milioni saranno agevolate spese per i contratti di sviluppo nel settore turistico. Ampliate nello specifico le tipologie di investimento per programmi di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli nonché spese volte alla creazione, ristrutturazione e ampliamento di strutture in immobili in disuso.

 

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