Formare, innovare ibridare le Valli: è Officina Liberty

Dire che si riparte sarebbe sbagliato. In verità all’Officina Liberty di Gardone Valtrompia l’attività non si è mai fermata pur assumendo le inevitabili forme del lockdown. E quindi decine di webinar, molte call to innovation (riservate ai partner e su invito) e gli incontri obbligatoriamente ristretti. Ma adesso - forse - è tutta un’altra aria.
La pandemia sperabilmente sta allentando la presa. Ci si può rivedere e anche toccare con qualche libertà in più (senza strafare) ma, vivaddio, si torna un po’ a respirare. E quindi, su quest’aria nuova, anche qualche progetto in più lo si può immaginare e mettere in cantiere. Non si riparte, come detto, ma certo si può camminare con altre gambe.
E quindi all’Officina, nei giorni scorsi, riunione quasi plenaria dei soggetti che prima l’hanno ideata e di chi adesso la anima: a partire da Riccardo Trichilo del Csmt, il sindaco di Gardone Pierangelo Lancelotti e il suo assessore alla Pip-Progettazione integrata territoriale GianLuca Ghibelli col dirigente Stefano Ottobrini, il presidente di Innexhub, Giancarlo Turati, alcuni rappresentanti di aziende che sostengono e lavorano con e per Officina Liberty : Daniele Bertoni (d.g della Beretta), Luca Grazioli dell’omonimo gruppo, Nives Borroni della GN Techonomy, Antonio Vivenzi a rappresentare Il Solco-Terzo Settore perchè l’innovazione passa anche (e forse per prima) dal sociale, Nadia Zilio di Aqm. E spero di non avere dimenticato nessuno.

Officina Liberty conferma ed amplia l’attività per cui è nata tre anni fa, giusto alla vigilia poco più dello tsunami Covid: essere un posto, «un motore», per usare le parole di Riccardo Trichilo, «che porti elementi di innovazione nel territorio», che sappia «ibridare le Valli» (GianLuca Ghibelli), una sorta di riferimento per l’innovazione in senso ampio prendendo impulso dall’aria nuova accennata: si ritorna a vedersi, a toccarsi, perchè anche la fisicità conta.
E quindi il programma 2022 di Officina Liberty vuole ampliare il network di fornitori e utilizzatori di tecnologia; collaborazione rafforzata con Camera di Commercio, Confindustria e le altre associazioni di categoria; popolare la sede con nuove startup così da accrescere la rete di relazioni e facilitare nuove opportunità (idee, collaborazioni, progetti) e, infine, proseguire con le attività principali dell’Officina: almeno tre grandi eventi su Economia circolare/Sostenibilità; Webinar di formazione e seminari (lo scorso anno sono stati 32); almeno quattro call to innovation, ovvero incontri dedicati e riservati con i fornitori di tecnologia per la presentazione ad aziende target di progetti concreti.
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E poi c’è la novità 2022: aprire le call to innovation a progetti di innovazione con i partner dell’Hub di Brescia per fare rete, stimolare il trasferimento tecnologico, la contaminazione delle idee e la nascita di nuovi progetti. In altre parole: si comincia a trasferire a Gardone Valtrompia il patrimonio di rapporti che il Csmt ha messo a frutto in questi anni con aziende, università, Cnr ed Enea. Sino ad oggi questi incontri ad invito erano riservati alla «cerchia» della città, adesso si va in Valle.
Altra novità attesa nei prossimi mesi: le botteghe dell’innovazione. Si tratta di due giorni di laboratori/workshop in cui le persone sperimentano, si relazionano e si mettono alla prova con competenze diverse, applicano il pensiero laterale, si contaminano fra di loro, tutti guidati dall’idea che azioni e progetti devono essere sostenibili. Le due giorni si terranno in Csmt a Brescia o in Officina a Gardone.
Fra i temi possibili: laboratorio di cybersecurity, calcolo del footprint, calcolo del livello di sostenibilità, la realtà aumentata nella simulazione, la prototipazione rapida. In cantiere, come si vede, tanta roba. Con la speranza che tsunami grandi o piccoli non ci azzoppino ancora...
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